L’augurio del Vescovo Gianotti:
“La Pasqua faccia fiorire la vita”
Il Vescovo di Crema, nell’intervista a Cremona1, mette l’accento sullo spaesamento e sull’impotenza che viviamo. E ci dice che la Pasqua può ridestare la fiducia e ridare senso alla vita.
“La Pasqua ci dice che dove ci sono le croci Dio è presente. Dio si fa presente e trasforma la croce in vita nuova. C’è bisogno, in questo momento, di annunciare la speranza pasquale. Ciò che ci pesa di più, in questo momento, è il senso di impotenza che abbiamo in noi. Però dobbiamo anche vedere e far vedere le cose positive che ci sono, che continuano ad esserci”. Inizia così la riflessione pasquale che monsignor Daniele Gianotti, Vescovo di Crema, ha affidato a Cremona1 nella tradizione intervista pasquale a cura del direttore Lucio Dall’Angelo.
Le guerre, le tensioni, la paura. Crema, i cristiani come sono in campo per dare supporto a chi in questo momento sta soffrendo? “La Diocesi, i cristiani sono in campo con tante forme di aiuto: i cremaschi sono molto generosi quando ci sono queste situazioni e si attivano anche per l’accoglienza. Anche questo è un modo di seminare per la pace. Anche questo è un bel segno pasquale”.
Poi, il Vescovo Daniele, mette l’attenzione su quanto sta accadendo nelle nostre comunità. “Le difficoltà non mancano e talvolta anche le incomprensioni. Vorrei sottolineare però un atteggiamento positivo: la Chiesa cerca di non lavorare da sola. Mette in pratica il Vangelo, ma non può farlo da sola. Lo fa coinvolgendo e facendosi coinvolgere. Penso alla Caritas, penso agli oratori, penso a tante situazioni che vedono impegnati i cristiani”.
Cambiamento è una parola attuale. Anche la Chiesa sta vivendo anche sui territori, nelle comunità una profonda trasformazione. “Cerchiamo di essere attenti ai bisogni, ma la verità è che ci troviamo a vivere un momento di grande trasformazione e nessuno di noi può dire quale sarà l’esito. Dall’altra parte penso che ci siano nelle nostre parrocchie risorse buone, persone generose. Questo mi dà serenità, perchè vedo disponibilità e attenzione alle persone”.
Con Monsignor Oscar Cantoni, la Diocesi di Crema aveva aperto Rifugio San Martino. Ora questo Rifugio si trasferisce nelle strutture della ex Misericordia di proprietà della Fondazione Benefattori cremaschi. Un bell’esempio di collaborazione e alleanza… “Cercavamo una sede migliore per il Rifugio che, nato come dormitorio, ha allargato il servizio con mensa e centro diurno. Trovare questa nuova sede ci è sembrato una bella opportunità, una bella occasione, un bel modo di lavorare in rete”.
Infine che augurio per i cristiani, per chi ci ascolta e per le donne e gli uomini di buona volontà… “Tornerei per l’augurio al senso di impotenza di inadeguatezza che ci accompagna davanti a questi momenti difficile. Credo che i discepoli alla morte di Gesù fossero appesantiti, impauriti da quello che vivevano come un fallimento. Fino a che sono stati aiutati a capire che nel fallimento c’era la forza di una vita donata. La vita è più forte della morte. L’augurio allora è che la Pasqua ridesti fiducia in questa potenza di vita per uscire dall’impotenza e renderci disponibili a far fiorire la vita e la pace in ogni circostanza”.