Cronaca

Rivolta si candida per ospitare
un forno crematorio del Cremasco

Rivolta d’Adda, ente capofila per il territorio cremasco, si candida alla manifestazione di interesse aperta da Regione Lombardia, per ospitare un forno crematorio nel suo Comune. Già 35 Comuni del Cremasco stanno aderendo, con delibere di giunta, ed entro il 29 sarà inviato in Regione il protocollo di intesa.

Il Comune di Rivolta d’Adda, guidato dal sindaco Giovanni Sgroi, potrebbe ospitare, all’interno della propria area cimiteriale, un forno crematorio che servirebbe i Comuni del territorio cremasco.

L’opportunità è stata data da Regione Lombardia che ha riaperto, dal primo febbraio, la manifestazione di interesse per realizzare un impianto di cremazione di questo tipo in base alle esigenze emerse.

Il Comune di Rivolta d’Adda ha immediatamente manifestato la volontà e i requisiti necessari per poter partecipare al bando, ma non come singolo Comune: l’intenzione è candidarsi come ente capofila di tutto il territorio cremasco. Pertanto è stato necessario un passaggio con l’Area omogenea cremasca.

Si è riunito il comitato di indirizzo e controllo di Consorzio.it che ha dato il via libera, con il sostegno di più di trenta Comuni del Cremasco. I tempi, tuttavia, sono molto stretti. Il termine per la presentazione dell’istanza in Regione è il 29 marzo. Perciò tutti i Comuni che appoggiano questa candidatura stanno deliberando, in questi giorni, in giunta.

C’è già una delibera del comitato di indirizzo dell’Area omogenea che condivide questo percorso. Mercoledì 27 marzo, prima della convocazione del Consiglio comunale di Rivolta d’Adda, i sindaci firmeranno digitalmente un protocollo di intesa che sarà allegato alla delibera del Consiglio comunale. Approvata dal Consiglio, entro il termine della scadenza, entro il 28 marzo si presume, saranno inviati tutti i documenti necessari a Regione per candidarsi.

“La candidatura alla manifestazione di interesse – ha detto Giovanni Sgroi, sindaco di Rivolta d’Adda – non significa che sarà realizzato un forno crematorio nel nostro Comune. Altri Comuni parteciperanno, ma se dovessimo essere scelti, perché abbiamo i requisiti necessari, abbiamo già attivato un tavolo tecnico ambientale, come garanzia di vigilanza”.

“Se la candidatura dovesse andare a buon fine – ha concluso Bruno Garatti, AD di Consorzio.it – sarà Consorzio.it a gestire l’operazione per conto dei Comuni sottoscrittori, o come stazione appaltante, oppure si potrebbe pensare di realizzare l’investimento per conto dei Comuni. Queste sono decisioni che verranno prese in seguito, qualora ottenessimo la possibilità di costruire un forno crematorio a Rivolta d’Adda”.

Sabrina Grilli

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