Cronaca

Storica fiera di San Giuseppe
A Pandino domenica da sold out

Domenica da sold out quella di oggi a Pandino per la storica Fiera di San Giuseppe, un appuntamento che dal 1887 caratterizza il centro dell’alto cremasco e che negli anni ha saputo rinnovarsi, arricchendosi di diverse iniziative collaterali.

La Fiera di Primavera per Pandino rappresenta molto più di una semplice vetrina espositiva: già dall’epoca feudale Pandino era un importante centro di scambi e sul finire dell’Ottocento, la Fiera ha assunto una particolare importanza per gli scambi di bestiame, fino agli sviluppi degli ultimi anni. Ora non ci sono più gli animali, ma gli stand spaziano dalle tipicità del territorio, all’artigianato, le associazioni, l’area dedicata a street food e luna park. Nella rinnovata arena interna del Castello Visconteo, uno spazio centrale è quello dedicato alla Scuola Casearia che ha presentato anche quest’anno i suoi apprezzati prodotti caseari e l’offerta formativa che recentemente ha avuto una ribalta regionale e nazionale, nell’ambito di un’iniziativa formativa sulle Stem proposta dagli Uffici Scolastici Territoriali di Cremona e Mantova.

Com’è consuetudine, per l’inaugurazione le majorette e il locale Corpo bandistico hanno allietato la mattinata che proprio nell’arena interna del Castello, restituita alla migliore fruibilità dei visitatori dopo gli importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento è stata scenario dei diversi interventi istituzionali, e a seguire del simbolico taglio del nastro. Nell’ambito della festa, sul loggiato del Castello, l’esposizione Marius genio e macchina, la mostra La Pandino che fu e quella curata dagli alunni della scuola primaria dal titolo, Pandino zero barriere.

Nelle parole del sindaco Piegiacomo Bonaventi anche un bilancio di 5 anni da primo cittadino, viste le prossime scadenze elettorali: “Cinque anni non facili considerato lo stop amministrativo provocato dalla pandemia, ma nonostante tutto abbiamo fatto interventi importanti, tra cui proprio la riqualificazione del nostro gioiello qual è il Castello – ha detto il sindaco – grazie anche ad un contributo fondamentale di 1 milione di euro da parte di regione Lombardia, che ci ha permesso di portare a termine questi lavori”.

Ed in effetti, grazie ai lavori di riqualificazione com’è stato evidenziato ieri anche dalla presenza dei rappresentanti del Comitato Zero barriere, ora la fruibilità del Castello è garantita anche per le persone in carrozzina: “Si tratta di un primo intervento di abbattimento delle barriere architettoniche – aggiunge il sindaco – perché proseguiremo nei prossimi anni, in primis con il rifacimento di piazza Monumento e poi con altri interventi che faremo grazie al Pnrr, circa 5 milioni di euro di lavori nell’ottica di nuove strutture a minore impatto”.

Per il taglio del nastro, presenti sindaci del territorio, il presidente dell’Area Omogenea, il presidente della provincia Mirko Signoroni ed i consiglieri regionali del territorio, Matteo Piloni, Marcello Ventura e Riccardo Vitari, i quali hanno rimarcato la storia della Festa, la presenza a Pandino della Casearia, l’importanza della cultura e delle tradizioni, che trovano supporto anche dalla Regione.

Ilario Grazioso

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