Cronaca

Cena al buio, 400 persone in
un anno alla Casa del Pellegrino

Solo nel 2023, quattrocento persone grazie al sodalizio tra la Casa del Pellegrino e Davide Cantoni, cremasco non vedente da 24 anni, hanno sperimentato le cene al buio. L’iniziativa particolarmente nota nel capoluogo lombardo dove l’istituto dei ciechi ha promosso i “Dialoghi al buio” dal 2018 è diventato un appuntamento che attrae l’interesse di numerose persone anche a Crema dove all’ombra della basilica di Santa Maria della Croce, domani sera a partire dalle 20 si terrà l’appuntamento promosso dalla Casa del Pellegrino e dall’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Cremona di cui Cantoni è consigliere provinciale.

“La cena sarà servita – raccontano Cantoni e Davide Balestracci, presidente della cooperativa Luce che gestisce la ristorazione – in un ambiente completamente al buio per consentire agli ospiti di risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto e dell’udito”. Durante la serata sarà proprio Cantoni a portare la sua testimonianza: “Ho perso la vista dal primo gennaio del 2000 a causa dello scoppio di un petardo. Mi sono ritrovato all’ospedale di Brescia senza poter vedere e da lì la mia vita ma anche la mia sfida è cambiata. Sono tornato a scuola, alle “Galmozzi” dove i miei compagni mi hanno accolto ma il rapporto era diverso, avevano timori a relazionarsi con me. Ho frequentato poi l’istituto “Sraffa” e musicologia a Cremona. Ho dovuto reinventarmi: la tecnologia mi ha dato una mano; ho fatto corsi di autonomia e orientamento che mi hanno insegnato a muovermi con il bastone”. Dall’ottobre del 2015, Cantoni, è entrato a far parte del progetto “Ballo anch’io” grazie al quale ha sfatato il pregiudizio sui ciechi che non possono danzare. Un anno dopo ha dato vita ad una squadra di calcio per non vedenti e oggi gioca sui campi di Sanremo nel campionato nazionale per ciechi. Un’esistenza vissuta senza arrendersi ma rilanciando la sfida alla sensibilizzazione, alla conoscenza. Cantoni va nelle scuole a parlare e da poco ha dato inizio con la compagnia teatrale “Operazione musical” agli spettacoli con l’audiodescrizione. “La cena al buio – racconta Davide – ha l’obiettivo di calarsi nei panni di un non vedente anche se in maniera provvisoria; serve per riuscire a relazionarsi senza troppi pregiudizi verso noi non vedenti. Lo scopo è che quando ci incontreranno per strada si avvicineranno a noi senza timori perché hanno conosciuto ciò che non sanno”.

Un’iniziativa realizzata con la Casa del Pellegrino dove Davide è ormai di casa: “In quel luogo non ci si sente mai soli. Non esiste più la diversità. Si trova sempre il sorriso di qualcuno, una parola, un gesto di amicizia”.

È lì che oggi, infatti, trovano “casa”, relazioni, lavoro, amici circa una sessantina di volontari tra cui una trentina di ragazzi tra i 15 e i 25 anni che hanno accolto l’opportunità di dare un nuovo volto al “Pellegrino” aprendo un ristorante curato da ragazzi normodotati che consentono attività socio occupazionali per chi è più in difficoltà. Ma non solo. Lì trova spazio anche un laboratorio artistico per persone con fragilità in collaborazione con Anffas, Over Limits, Associazione “Papa Giovanni23” e i Servizi sociali di Crema. Per info Davide Cantoni 3331263135.

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