Gioco d’azzardo patologico,
incontro per familiari di giocatori
Un incontro conoscitivo rivolto a familiari di persone con disturbo da gioco d’azzardo, condotto dagli psicologi del servizio dipendenze e della unità operativa riabilitazione dipendenze di ASST Crema, Alice Gaudenzi e Guido Carlotto, è in programma il prossimo 20 marzo dalle ore 18 alle ore 19.30 in sala Polenghi.
“L’obiettivo di questo primo momento di condivisione è quello di raccogliere i bisogni dei familiari di giocatori per calendarizzare poi una serie di altri appuntamenti mirati ad approfondimenti specifici”. Come chiariscono i professionisti: “riteniamo molto importante offrire spazi di incontro, confronto e sostegno per coloro che sono rimasti coinvolti nelle dinamiche causate dalla patologia. Aiuteremo i familiari nella comprensione del disturbo e dei sintomi associati, allo scopo di ridurre, modificare, annullare nel tempo automatismi sedimentati all’interno di contesti relazionali, familiari, sociali e lavorativi. Informazioni ed indicazioni chiare modificano l’atteggiamento e suggeriscono azioni utili che influenzano anche la persona con disturbo da gioco d’azzardo patologico”. Per iscrizioni ed informazioni si può inviare una mail a alice.gaudenzi@asst-crema.it o gap@asst-crema.it.
L’iniziativa si pone perfettamente in linea con quanto previsto nella quinta edizione del Piano locale a contrasto del gioco d’azzardo patologico di Ats della Val Padana, finalizzato a diffondere una cultura che consenta di riconoscere l’esistenza di queste dipendenze comportamentali, di intercettarle precocemente, per favorire l’invio e l’aggancio ai servizi specialistici territoriali.
“Quella da gioco d’azzardo – afferma Amelia Anghinoni, Dirigente Psicologa della Struttura Salute Mentale e Dipendenze di ATS – è una vera e propria dipendenza e come tale va trattata. L’iniziativa attuata dai servizi di ASST Crema focalizza l’attenzione su un tema tanto delicato, quanto fondamentale: quello del supporto psicologico ai familiari delle persone coinvolte. Il sistema familiare è completamente coinvolto dal DGA (disturbo da gioco d’azzardo) e dalle sue conseguenze, ma se adeguatamente supportato, può diventare una risorsa nel percorso terapeutico: dall’intervento per le famiglie delle persone con DGA, all’intervento con le famiglie del giocatore. I percorsi terapeutici di gruppo sono utili per supportare l’elaborazione dei vissuti emotivi dei familiari e favorire il confronto ed il supporto reciproco, per preservare le relazioni portando alla condivisione degli obiettivi del percorso terapeutico del DGA, condizione fondamentale per il trattamento della dipendenza”.