Cronaca

D-NA, la specialista a Crema:
"Fenomeno reale e allarmante"

Una problematica seria e in continua espansione, che purtroppo riguarda sempre più i giovani o addirittura giovanissimi. Il tema è messo in risalto dalla Settimana del fiocchetto lilla, cinque giorni, dall’11 al 15 marzo, dedicati ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

Crema e i cremaschi ovviamente non vengono risparmiati dal problema, ma attualmente l’ospedale cittadino non dispone di un’equipe specializzata che possa affrontare questa determinata situazione. Proprio la Settimana del fiocchetto lilla però potrebbe presto portare a qualche novità, con il tema più caldo che mai sui tavoli decisionali di Asst Crema.

In questo senso attualmente giocano quindi un ruolo chiave alcuni centri in città, come ad esempio “Bella Storia” di via don Ginelli, struttura convenzionata con Ats, centro diurno che collabora con la neuropsichiatria infantile di Asst, anche se chiaramente non si occupa solo dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

Una forte collaborazione con l’ospedale quindi, che fa una prima presa in carico e poi segnala al centro il ragazzo o la ragazza.

“Purtroppo l’espansione del fenomeno è qualcosa di reale e allarmante – spiega Valentina Dolci, psicologa e psicoterapeuta – Quello che vediamo è che non solo si diffonde a macchia d’olio, ma anche l’età di insorgenza cala drasticamente. Ormai abbiamo un’età di insorgenza che è la pre adolescenza, questo comporta anche un’altra serie di attivazioni da parte nostra per dare una risposta a tutto questo”.

La dottoressa prosegue poi sulle possibili cause: “Quello che sappiamo ad oggi è che i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione hanno un’origine multifattoriale, non c’è una sola e semplice causa che possiamo identificare, ma una concomitanza di una serie di fattori a livello personale, familiare e sociale”.

“I nostri ragazzi vengono segnalati da Asst che fa una prima presa in carico e conoscenza del minore che poi viene inviato a noi per un percorso di cura all’interno del centro diurno – sottolinea invece Stefano Polverini, coordinatore del centro – In un primo momento c’è la conoscenza con la famiglia, poi un avvicinamento al centro con diverse giornate per conoscersi, infine l’inserimento nei vari gruppi in base al percorso selezionato”.

Simone Guarnaccia

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