Cronaca

Tre furti in 48 ore in una catena
commerciale: denunciate tre donne

Presero di mira tre supermercati, a Cremona, Castelleone e Soresina, commettendo diversi furti per migliaia di euro, nel giro di due giorni, lo scorso febbraio. I Carabinieri di Castelleone hanno denunciato per furto aggravato tre donne, di età compresa tra i 22 e i 29 anni, tutte con precedenti di polizia a carico e senza fissa dimora, ritenute le responsabili dei furti nei tre esercizi commerciali.

A metà del mese scorso, il responsabile della sicurezza di una catena commerciale ha presentato ai Carabinieri di Castelleone le denunce per dei furti subiti nei loro supermercati, subiti nel giro di 48 ore. A Castelleone avrebbero rubato della merce del valore di circa 2.500 euro; a Soresina si sarebbero impossessate di merce per quasi 2.000 euro; mentre a Cremona avrebbero preso prodotti vari per quasi 3.500 euro.

Ad agire erano sempre loro, le tre donne, le quali arrivavano negli esercizi commerciali con un’auto, parcheggiandola il più vicino possibile alle uscite di emergenza dei luoghi presi di mira. Prendevano un carrello a testa ed entravano nei negozi. Infine, si avvicinavano tutte insieme alla porta di emergenza: la aprivano, caricavano rapidamente la merce in macchina, e via di fuga.

I militari hanno acquisito le immagini dei furti, registrate dagli impianti di videosorveglianza interni ed esterni dei supermercati. Da questo materiale, è cominciata la ricostruzione del modus operandi, cogliendo anche la targa del veicolo.

I Carabinieri di Castelleone avevano informato gli altri comandi dell’Arma della zona sull’auto da ricercare e, alcuni giorni dopo, il mezzo è stato fermato da una pattuglia a Spino d’Adda, lungo la SP 415. A bordo proprio tre donne, fermate e accompagnate in caserma a Crema per gli accertamenti.

Sono state identificate e fotosegnalate. La Centrale di Crema ha inviato le loro immagini ai Carabinieri di Castelleone, confrontandole con quelle dei furti: accertata l’identità delle donne, le tre sono state denunciate all’autorità giudiziaria.

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