Cronaca

Ruffoni, dal Cremasco alle
vette più alte al mondo

Filippo Maria Ruffoni di Montodine ha raggiunto la vetta del Pico de Orizaba in Messico, a 5650 metri. Ennesima impresa per l’alpinista cremasco che ora pensa alle imprese future.

Trentasette anni e non sentirli. Non ha assolutamente nessuna intenzione di fermarsi Filippo Maria Ruffoni, che da Montodine sta facendo il giro del mondo con le sue imprese, raggiungendo alcune tra le vette più alte in assoluto.

L’ultimo traguardo è arrivato in Messico, sul Pico de Orizaba, a 5650 metri, dopo otto ore di scalata insieme a tre alpinisti russi. Filippo è stato l’unico italiano in grado di raggiungere la vetta nonostante le difficoltà riscontrate a causa di un precoce scioglimento dello strato nevoso.

Il percorso

L’imprenditore cremasco, che nella vita è un produttore di legna da ardere nella sua azienda di Ripalta Cremasca, in meno di due anni si è reso protagonista di quattro imprese. Oltre al Messico infatti Filippo è riuscito a raggiungere vette importanti in Marocco, Tanzania e sul Monte Cervino. Ma la volontà è sicuramente quella di proseguire, scalando con la solita passione e portando il Cremasco in alto nel mondo.

La vista dall’alto

“Il Pico de Orizaba è stata una meta anomala – spiega Ruffoni – visto che rientra tra le montagne a cavallo dell’equatore. Sono contento del nostro risultato perché abbiamo affrontato una montagna che è andata al di là delle nostre aspettative. Le informazioni che avevamo sono state diverse rispetto a quello che poi abbiamo trovato nel concreto. La condizione di salita è stata estremamente delicata, ma siamo comunque riusciti a percorrere i circa 15 km di dislivello fino al vertice in 8 ore. E’ stata faticosa ma ci siamo divertiti”.

“Questa per me rappresenta un piccolo traguardo – sottolinea Filippo – visto che è la quinta montagna che scalo oltre i 5000 metri. La volontà di proseguire c’è, speriamo nel tempo e nel turismo di montagna. Sto valutando svariate ipotesi, ma la più papabile è quella di riuscire a vedere le grandi montagne dell’Himalaya”.

I ringraziamenti finali: “Ringrazio la mia famiglia e i miei amici. Ringrazio anche l’azienda agricola croata Merkur e l’azienda agricola Montagna”.

Simone Guarnaccia

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...