Racchetti-da Vinci:
conferenza sul DNA
Si è conclusa ieri una due giorni intensa per il Liceo Racchetti – da Vinci di Crema, che ha celebrato la scienza nelle sue articolazioni, valorizzando gli studenti protagonisti di una serie di attività laboratoriali al Centro Culturale Sant’Agostino. La chiusura ieri sera in Sala Pietro da Cemmo, con un’ospite d’eccezione, la ricercatrice del CusMiBio (Centro Università degli Studi di Milano – Scuola per la diffusione delle Bioscienze del COSP, da 20 anni collegamento tra il mondo scolastico e quello universitario) Cinzia Isabella Grazioli, che nel suo intervento dal titolo “L’importanza di chiamarsi DNA”, con un linguaggio scientifico, ma al tempo stesso comprensibile anche ai profani, ha affrontato un viaggio all’interno del genoma umano, tra segreti e nuove possibilità. Una manifestazione, ha commentato il dirigente scolastico Claudio Venturelli, che è stata un mix di “fisica, scienza, poesia, filosofia, problem solving, e attitudine alla pratica e alla laboratorialità dei nostri alunni”.
In sala Da Cemmo protagonista il DNA, contenitore di tutte le informazioni responsabili della formazione degli esseri viventi, con quei “mattoni della vita”, adenina, timina, citosina e guanina, descritti dalla ricercatrice milanese, quale punto di partenza. Sono passati 71 anni da quel 28 febbraio, quando il fisico Francis Crick annunciò in un pub di Cambridge di aver scoperto insieme al biologo James Watson “il segreto della vita”: la doppia elica del DNA; e questo, grazie alle immagini ai raggi x di Maurice Wilkins e all’apporto di Rosalind Franklin, che però i futuri vincitori del Nobel per la medicina nel 1962, non citarono. La professoressa Grazioli ha poi approfondito forma e struttura del DNA, ha parlato di quant’è importante la comparazione con altri esseri viventi, della straordinaria grandezza del genoma umano, e di banche dati in continuo aggiornamento, perché “il vero atteggiamento scientifico è quello che sa essere pronto a rivedere le proprie posizioni in base alle nuove scoperte”, ha aggiunto la ricercatrice del CusMiBio.
Scoperte che aprono nuove possibilità nell’ambito delle malattie genetiche, ma anche dell’agricoltura: “Lo studio di questa molecola così antica e unica, è tanto importante – ha detto la ricercatrice – per cambiare la qualità della vita per tutti gli organismi viventi”. Nella relazione della professoressa Grazioli, il ricordo di Frederick Sanger, due volte premio Nobel per la chimica, nel 1958 e nel 1983, l’importanza dei sistemi di regolazione e riparazione del DNA, che si duplica fino alla morte, ma anche l’utilizzo a scopi forensi, il contributo dell’intelligenza artificiale allo studio del DNA, l’importanza di studiarne i mutamenti, essenziali per la terapia genica. Spazio anche ai risultati del progetto “Walking on chromosomes” cui hanno partecipato gli studenti del Racchetti guidati dai docenti Andrea Camposaragna e Carla Martinenghi: dall’accesso alle banche dati DNA, alla scelta di cromosomi, fino alla definizione di schede dei geni e QrCode a corredo, che sono valsi i complimenti della stessa ricercatrice universitaria.
Archiviato il successo di questa due giorni scientifica, ora si guarda ai prossimi appuntamenti: Dantedì, lunedì 25 marzo, La Notte Nazionale del Liceo classico venerdì 19 aprile, Passaporto per il mondo, in occasione della Giornata europea delle lingue.
Ilario Grazioso