Cremona e provincia, nel 2023
543mila soggiorni, 34% esteri
L’anno della definitiva ripresa dopo il “blocco” legato alla pandemia. Questo è stato il 2023 per il turismo lombardo. A dirlo sono i dati presentati alla Commissione Attività Produttive dall’assessore regionale Barbara Mazzali. La Lombardia, con 51 milioni di pernottamenti (erano 43 milioni nel 2022), si conferma un territorio ricco di attrattiva, non solo per i flussi nazionali, ma anche per quelli provenienti dall’estero.
In questo quadro si colloca anche Cremona e la sua provincia che chiude il 2023 con 543mila soggiorni in netta crescita rispetto ai 407mila nel 2022. Un numero nel quale si mettono in evidenza i 198.200 nel solo capoluogo. Interessante anche l’analisi dei flussi di chi ha deciso di passare qualche giorno a Cremona e in provincia. Quello che emerge è che il 45% di chi arriva in città proviene da oltreconfine (55% dei pernottamenti sono italiani), dato che scende al 34% se si considera l’intera provincia (66% la presenza di italiani). Come rilevato nei giorni scorsi dall’assessore Barbara Manfredini – commentando i dati di Cremona elaborati dall’Osservatorio del turismo del Comune di Cremona – la città ha visto crescere i soggiorni del 16% rispetto al 2022.
Tornando al quadro regionale, le province che spiccano per soggiorni sono Milano che sfiora i 19milioni e Brescia che supera i 13milioni. Dal punto di vista dell’attrattività dei flussi internazionali sono Milano e i laghi a rappresentare la vera calamita delle presenze. L’Europa in chiave continentale e la Germania, come Paese, sono la base di partenza di chi sceglie di soggiornare per qualche giorno in Lombardia.
Quanto alle attese, l’assessore Mazzali ha evidenziato che la partenza del 2024 è migliore rispetto a all’anno passato. Un segnale, quello delle prenotazioni, che è di buon auspicio per la stagione che sta per iniziare.