Effetto "inversione termica": nebbia
e freddo, l'esperto spiega perchè
Nebbia e smog non molleranno la presa almeno per tutta la settimana: l’alta pressione e l’inversione termica stanno rendendo questi ultimi giorni di gennaio particolarmente freddi, come d’altra parte si conviene nei giorni della Merla. Una situazione strana, però, quella che sta vivendo il nord del Paese, con temperature molto basse in pianura e invece sole e termometro che sale anche fino a 10 gradi in montagna.
“Nulla è cambiato negli ultimi giorni e nulla cambierà nei prossimi, con lo strapotere dell’anticiclone che detta legge su almeno due terzi del Vecchio Continente mantenendo tempo stabile”, scrivono gli esperti di 3B Meteo. “I massimi pressori si posizionano in avvio di settimana sull’Europa centrale e passano proprio per l’Italia, sbarrando completamente la strada alle perturbazioni atlantiche”.
Inoltre “si devono fare i conti con le inversioni termiche e le nebbie che al Nord sono particolarmente insistenti e tali rimarranno nei prossimi giorni, provocando anche una forte concentrazione di sostanze inquinanti nei bassi strati, prime fra tutte il PM10 che tra Lombardia e Veneto oscillerà su valori prossimi ai 150µg/m3, ovvero tre volte superiori ai limiti.
L’aria sarà un po’ meno inquinata al Centro-Sud, con i valori che oscilleranno intorno a 70-80µg/m3 in Toscana nell’area di Firenze, 40-60µg/m3 in quella di Roma e di Napoli.
Le temperature si manterranno superiori alle medie soprattutto su colli e monti, quindi al di sopra delle inversioni termiche tipiche dei regimi anticiclonici invernali, con l’aria fredda e più pesante che ristagna nei bassi strati tra pianure e fondovalle, soprattutto nelle ore notturne.
Lo zero termico si manterrà intorno ai 2800m fino alla fine del mese al Centro-Nord, anche se in pianura le temperature minime potranno localmente scendere sotto lo zero in Val Padana e sulle zone interne del Centro Italia, favorendo diffuse gelate notturne nei giorni della Merla”.
Il servizio di Giuliana Biagi