Giornata della Memoria: a Crema
la consueta cerimonia in piazza
La commemorazione, il silenzio e le parole profonde volte a ricordare uno degli orrori più atroci della storia. Questa mattina, in Piazza Istria e Dalmazia a Crema, si è tenuta la consueta cerimonia in ricordo delle vittime della Shoah di fronte al monumento cremasco dell’Olocausto, in presenza della giunta comunale e delle autorità civili, religiose e militari della città.
Poco dopo le 10 è riecheggiato l’inno di Mameli in tutta la piazza, a seguire la deposizione della corona di alloro da parte del Sindaco Fabio Bergamaschi, prima della sua commemorazione silenziosa accompagnata dal suono di tromba.
Il primo cittadino ha poi preso la parola, ricordando la responsabilità e il dovere di portare nella memoria quella testimonianza, affinché non venga dimenticata negli anni a venire. Ha poi ripreso alcuni passaggi di Hannah Arendt ne “La banalità del male”: “Un orrore che potremmo definire satanico, se a compierlo non fossero stati esseri umani”.
Infine l’appello ai ragazzi delle scolaresche presenti: “Qualcuno dice che dalla Storia l’essere umano non impari nulla. Dimostrate a quel tale che si sbaglia”.
La mattinata dedicata alla memoria è proseguita al palazzo comunale, dove sono stati proiettati alcuni cortometraggi relativi alle leggi razziali, al clima di indifferenza in cui esse furono promulgate ed applicate, ma anche le storie di chi, come il Cremasco Ernesto May, decise di ribellarsi e non restare indifferente.
“Il testimone della storia va passato con estrema consapevolezza tra le generazioni – spiega Bergamaschi – il ricordo deve sempre correre sul duplice binario della memoria e della storia: la prima tiene conto degli aspetti più emotivi, ovvero il pugno nello stomaco che l’Olocausto ha rappresentato; mentre la seconda ci permette con scientificità e rigore metodologico ci consegna l’esatta ricostruzione dell’orrore che ha compiuto l’uomo nel passato e di ciò che non deve più tornare a commettere”.
Riccardo Lionetto