Politica

Disturbi comportamento alimentare
Crema è scesa in piazza

Una serata per alzare la voce e sensibilizzare la comunità a dare il giusto peso ai DCA, ovvero i disturbi del comportamento alimentare. La manifestazione si è svolta in piazza Duomo a Crema, organizzata da Ilaria Mussini e Nancy Pederzani, le quali hanno dato seguito all’iniziativa della giornata nazionale organizzata dalle Associazioni Alimenta e Fiocchetto Rosa in merito al tema.

“Sensibilizzare credo sia la prima cosa basilare da fare – spiega la studentessa di Sociologia Mussini – Dal disturbo alimentare si può guarire, ma prima bisogna essere a conoscenza di soffrire di questa patologia. I ragazzi e i genitori devono assumere la consapevolezza di come si mostrano e si sviluppano i DCA”.

Di disturbi alimentari si muore, si soffre, ma si può anche guarire – spiega Nancy Pederzani – In Italia, nel 2023, sono morte 3780 persone, mentre sono 4 milioni i giovani under 25 che soffrono di questo disturbo. Questi tristi dati sono in crescita, soprattutto nel periodo post-pandemico. Tutto questo, senza considerare il fatto che negli adolescenti si stima come solo il 10% riesce a chiedere aiuto e lo fa mediamente dopo tre anni dai primi sintomi. Il dolore dell’anima non è da sottovalutare. La salute mentale è salute e ha bisogno di risorse”.

La consigliera comunale ha poi incentrato la riflessione sulla concezione del corpo secondo la comunità, invitando ad eliminare i pregiudizi estetici: “Il corpo, è tra le poche cose che ci apparterrà e ci identificherà per sempre, fino alla morte. Non è un caso, infatti, come esso sia una delle più grandi ossessioni della nostra società. Tendiamo ad oggettificare, criticare, maltrattare e sessualizzare i nostri corpi. Definirli come belli, brutti, grassi o magri. Soprattutto se sei donna. La prima impressione, ancor prima che tu apra bocca, sarà sempre dettata dal tuo corpo. E allora qui è necessario interrogarci, e individuare una responsabilità collettiva nel cambiare prospettiva su come percepiamo le cose. Forse “la prima impressione è ciò che conta”, non è poi così un modo corretto nel restituire la complessità di una persona”

La protesta nasce in seguito alla decisione del taglio da parte del governo sui fondi di finanziamento per i centri dediti a curare i DCA: da 25 milioni di euro, si è passati a 10. Una situazione che ha smosso anche il consigliere regionale PD Matteo Piloni, intervenuto sulla vicenda: “Meloni, nella sua prima legge di bilancio, ha tagliato i fondi destinati ai DCA, messi a disposizione inizialmente dal Governo Draghi – spiega Piloni, che prosegue – A livello regionale, Regione Lombardia aveva già fatto una legge in merito, finanziata con risorse autonome: ad oggi, però, non sono mai state utilizzate per creare questi servizi, che invece sono molto importanti. Abbiamo chiesto alla Regione di fare la sua parte, e per ora abbiamo ottenuto un impegno solo a parole. Noi non ci fermiamo, lotteremo insieme ai giovani perché il tema è serio e noi dovremo continuare ad alzare la voce”.

Alla serata presente anche la giunta comunale cremasca, con il sindaco Bergamaschi intervenuto sul tema: “La vostra generazione sta alzando la voce verso una casistica in continuo aumento. Noi come istituzione ci uniamo alla vostra richiesta di aiuto anche da un punto di vista sociosanitario nei confronti della nostra comunità”.

 

Riccardo Lionetto

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