Ponte Cadorna, la posizione
di Forza Italia e Fratelli d’Italia
L’opposizione in Consiglio comunale non ci sta e sceglie di replicare al sindaco Fabio Bergamaschi. A Crema il tema della chiusura del Ponte Cadorna continua a generare polemiche e reazioni, in questo caso sono Forza Italia e Fratelli d’Italia a esporsi sulla questione.
Laura Zanibelli, Capogruppo Forza Italia per Crema, replica così al comunicato del sindaco: “Peccato che il sindaco abbia tralasciato un particolare, non di poco conto, nel raccontare la “sua” storia: ha tralasciato completamente di citare il precedente progetto di consolidamento che prevedeva il senso alternato e non la chiusura del ponte, e il relativo bando di gara. Il tutto conclusosi con un nulla di fatto, dopo ben 9 mesi dalla individuazione della società.
I casi sono due: o avevano sbagliato prima, impostando un progetto non realizzabile, con conseguente perdita di tempo e aumento dei costi dovuti anche al cambio del progetto; o stanno sbagliando ora. Alla fine, i cittadini sono i soli a pagare! Sia in termini di risorse pubbliche investite male che di disagi e disservizi viabilistici.
E poi che dire sulla precisa e coerente programmazione dell’inizio lavori: nel giro di due articoli di stampa sui lavori di consolidamento del ponte, si è già passati da un “essere pronti a partire dal mese di giugno” a “partire in concomitanza con l’apertura del sottopasso S. Maria (fine lavori previsto a settembre 2024)”. In due giorni, senza nulla fare, è già slittato l’avvio dell’intervento e puntualmente potrebbe coincidere con l’inizio della scuola, tempismo simile a quello della manutenzione stradale nel 2023. I cittadini se ne ricordano ancora.
Chissà di quale destino parla il sindaco, probabilmente del destino di una città amministrata da una giunta e da un sindaco che non sono in grado di affrontare i problemi per tempo e che devono rincorrere gli eventi negativi che loro stessi hanno contribuito a far realizzare”.
I consiglieri di FdI Giovanni De Grazia, Paolo Enrico Patrini e Giuseppe Torrisi invece rivolgono una serie di domande all’amministrazione comunale:
- Come mai non si è convocato un Consiglio comunale straordinario sulla prossima chiusura del ponte di via Cadorna?
- Quali sono stati gli interventi manutentivi fatti in precedenza sul ponte stesso e con quali importi?
- Si sono ipotizzati dei ristori economici per le attività commerciali e artigianali che saranno fortemente penalizzate e a rischio chiusura durante i lavori? E se sì, in che misura?
- Altresì si sono presi in considerazione agevolazioni (fiscali o di altro genere) per i residenti delle frazioni di Vergonzana, Castelnuovo e San Bernardino?
- Esiste la possibilità di realizzare in tempi brevi una soluzione alternativa al transito durante i lavori sul ponte?
- Quale controllo sulla tempistica dei lavori si pensa di attuare?
- Quali sono gli atti formali che hanno caratterizzato l’iter dei lavori dalla prima assegnazione dell’appalto alla revoca dello stesso?
- Esiste un piano di controllo/monitoraggio degli altri ponti presenti sul territorio di Crema (ad esempio quello di via Visconti)?
- Come si è giunti alla decisione attuale con la rivisitazione delle modalità di intervento sul ponte di via Cadorna?
- Ci sembra inopportuno parlare di destino quando la situazione era ben nota da tempo.