Cronaca

Seguito e tallonato dalla ex
moglie. Lei a processo per stalking

Parola ai testimoni della difesa nel processo che vede Linda, 59 anni, residente a Crema, sul banco degli imputati con l’accusa di stalking, Con il marito, la donna gestiva un locale, ma dopo la separazione, lui l’ha estromessa dalla società come amministratrice. Da quel momento, lei avrebbe cominciato a mettere in atto comportamenti persecutori nei confronti dell’ex coniuge.

Secondo la procura, il 20 gennaio del 2022 aveva minacciato di speronarlo con la macchina e lo aveva seguito in automobile compiendo una serie di manovre intimidatorie, come accelerare repentinamente per poi frenare bruscamente a pochi centimetri dal paraurti posteriore della vettura di lui, oppure tentare il sorpasso per riuscire a bloccarlo. Il 7 febbraio aveva imboccato contromano la corsia di uscita di un fast food per impedirgli di uscire con la macchina, ostruendogli il passaggio; il 3 marzo si era posizionata davanti all’auto dell’ex marito, impedendogli di lasciare il parcheggio; il 10 marzo lo aveva seguito di nuovo in macchina, tenendo una condotta di guida pericolosa e restandogli per lunghi tratti a brevissima distanza dal paraurti posteriore, minacciando di tamponarlo; il 9 aprile si era presentata al ristorante Fusion di Crema dove lui era a cena con degli amici, scaraventandogli addosso con violenza un vassoio pieno di sushi, urlando frasi e parole offensive verso l’ex coniuge. “Sei con le puttane”, “Vai a puttane”, riferendosi ad alcune donne, mogli di amici sedute al tavolo. L’imputata era stata portata fuori dagli uomini della sicurezza.

In aula è stato sentito il vice brigadiere che il 10 marzo del 2022 era intervenuto davanti alla caserma dei carabinieri di Crema dove marito e moglie stavano litigando. A chiamare i militari era stato l’ex marito, che sosteneva di essere stato seguito dalla donna e di essere stato speronato. “Sul posto c’erano la Range Rover di lui e l’Audi A3 di lei”, ha detto il testimone, “ma sulla macchina del marito non ho notato segni di speronamento”.

Sentita in udienza anche l’ex cognata, ex moglie del fratello della presunta vittima. La donna ha preso le difese dell’imputata, ribaltando i ruoli e puntando il dito contro l’ex di Linda, facendo apparire come una persona che dice il falso: “Tutte le nuore finiscono così in quella casa”, ha detto al giudice. E ha smentito quanto affermato dai genitori dell’uomo, residenti in una villetta quasi di fronte a dove abita l’imputata. “Vedevamo che lei seguiva nostro figlio con la macchina”, avevano detto. Secondo l’ex nuora, però, non avrebbero potuto vedere nulla, in quanto “quella casa è come Alcatraz: hanno fatto un muro di siepe alto così”.

A processo, l’ex marito si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Alberto Zucchetti, mentre l’imputata, che si difenderà il prossimo 17 aprile, è difesa dall’avvocato Raimonda Aliu.

Sara Pizzorni

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