Cronaca

Bacecchi si rivolge a Mattarella,
Meloni e Valditara per il reintegro

L’ex preside dell'istituto Crema Due Pietro Bacecchi continua a chiedere con forza il reintegro. Mandata ieri una lettera anche a Mattarella, Meloni e Valditara

Una continua lotta per il reintegro, con il sostegno di figure di spicco del territorio. Non ha nessuna intenzione di abbandonare la battaglia Pietro Bacecchi, ex preside dell’Istituto Comprensivo Crema Due, mandato in pensione da un giorno all’altro con una mail.

Due settimane fa la Corte dei Conti non aveva ritenuto validi gli elementi per il secondo rinvio di pensionamento, trattenimento che invece era stato concesso in precedenza dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.

Bacecchi ha così scelto di agire per vie legali, facendo partire una diffida proprio nei confronti dell’Ufficio scolastico regionale, in quanto secondo l’avvocato avrebbe gli strumenti idonei a tutelare l’ex preside, ma non li starebbe attuando.

Intanto Bacecchi ha ricevuto il supporto della politica, con i consiglieri regionali Piloni e Vitari che nei giorni scorsi hanno scritto formalmente all’Ufficio scolastico regionale, nella persona della direttrice Luciana Volta, per il suo reintegro. Ad oggi però non ci sono novità.

Ulteriore elemento di speranza per l’ex preside è rappresentato dalla lettera che è stata inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, perchè si occupino direttamente della questione, utilizzando o curando che vengano utilizzati tutti gli strumenti giuridici del caso.

“La mia battaglia non si ferma, non è il caso che si fermi – spiega Bacecchi – E’ una battaglia giusta, legittima e sacrosanta. Ho avuto consenso dai consiglieri regionali e anche i parlamentari del territorio sono dalla mia parte, nei prossimi giorni inoltreranno anche loro una richiesta. Ieri poi abbiamo scelto, insieme ai colleghi che hanno avuto la mia stessa sorte, di scrivere una lettera in triplice versione. Anche la politica romana, se avranno la pazienza di recepire il discorso, credo possano interessarsi ad una vicenda che giusta non è. Chiaramente un preside reggente si deve occupare di due istituti, quindi è chiaro che il dono dell’ubiquità i dirigenti scolastici non l’hanno ancora conseguito. Dividendosi tra due istituti diventa un servizio part time, soprattutto nella scuola in reggenza”.

Simone Guarnaccia

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