Politica

Crema, il M5S alza la voce sulla cessione di LGH ad A2A

Due casi analoghi, riguardanti A2A, che hanno fatto alzare la voce al Movimento 5 Stelle di Crema, in merito alla cessione di due fondazioni senza gara ad evidenza pubblica.
La Procura di Monza, infatti, ha rinviato a giudizio sei persone nella vicenda che ha visto la cessione da parte degli enti comunali proprietari di AEB ad A2A. Tra queste ci sono il Presidente di A2A Giovanni Valotti, e la presidente del consiglio di amministrazione di AEB Loredana Bracchitta. Tra gli indagati, invece, anche il Sindaco in quota PD, l’assessore alle partecipate e il segretario generale del comune di Seregno, capofila con quasi il 55% delle quote di AEB, nonché l’advisor dell’operazione partner di Roland Berger srl.

Agli indagati viene contestato il fatto di aver ignorato le sentenze del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione in merito all’obbligo di una procedura di gara ad evidenza pubblica per la cessione delle quote di AEB ad A2A. Invece, i soggetti coinvolti nella questione avrebbero mantenuto in essere una condotta di favore verso A2A nell’acquisizione di AEB. Nell’accusa della procura di Monza, infatti, sono stati stimati circa 60 milioni di danni all’ente pubblico, quindi ai cittadini.

Una vicenda simile e antecedente a quella di AEB, che ha interessato il comune di Crema, il Cremasco e Cremona, è anche l’acquisizione di LGH sempre da parte di A2A. Proprio questa acquisizione è finita sotto la lente di ingrandimento del M5S di Crema, il quale ha ribadito l’illegittimità dell’acquisizione delle quote di LGH da parte di A2A senza alcuna gara ad evidenza pubblica. I 5 Stelle, durante i vari consigli comunali di Crema e Cremona, avevano diffidato gli altri consiglieri nel votare un atto di svendita dei servizi di pubblica utilità, ma secondo il loro punto di vista non sarebbero stati ascoltati.

Adesso, la vicenda di Seregno può avere possibili risvolti anche sulla vicenda di LGH perché si apre una nuova fase che vedrà i Comuni soci di AEB inevitabilmente prendere delle posizioni. Da qui, dunque, nasce la richiesta dei pentastellati: i Comuni soci si costituiscano parte civile per ottenere il giusto risarcimento da parte di A2A. Nel comunicato stampa si legge dunque un avvertimento ai comuni del territorio cremasco: “O riportano a casa tutti i soldi dei cittadini, oppure noi andremo fino in fondo… È nostra intenzione andare avanti e far emergere tutta la verità, su come troppo spesso i servizi pubblici vengono utilizzati dai partiti per speculazioni d’affari e non nell’interesse dei cittadini”.

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