Cronaca

Panathlon Crema: salto
triplo con Erika Saraceni

Ultima conviviale dell’anno per il Panathlon Club Crema, che ha presentato ai suoi soci la giovanissima Erika Saraceni medaglia d’oro al Festival Olimpico Estivo della Gioventù Europea, che si è svolto lo scorso luglio a Maribor e detentrice del record italiano della specialità salto triplo, accompagnata dal presidente della Bracco Atletica di Milano, Franco Angelotti.

Nel consueto saluto del presidente Panathlon, Massimiliano Aschedamini, i complimenti al consigliere delegato per lo sport Walter Della Frera, storico panathleta per la recente riconferma quale componente delle Commissioni mediche più importanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Commissione scientifica e la Commissione antidoping.

A seguire, gli interventi degli ospiti a partire da quello di Franco Angelotti, presidente della società sportiva femminile di atletica leggera, che nel ripercorrere le tappe societarie ha ricordato la grande giornata vissuta dall’atletica italiana il primo agosto di due anni fa, quando a distanza di pochi minuti Marcel Jacobs e Gianmarco Tamberi regalarono due storiche medaglie olimpiche. “Siamo 3000 società sportive in Italia, con 250 mila tesserati”, ha esordito Angelotti parlando dell’atletica italiana, evidenziando anche i risultati della Bracco Atletica conseguiti in 21 anni di storia: 205 titoli italiani, 85 tesserate in azzurro ai vari livelli, quest’anno ben 13, tra cui proprio Erika, una delle punte di forza e giovane di grande prospettiva.

“Siamo una società sportiva di atletica femminile per scelta – ha ricordato Angelotti – e abbiamo preso il testimone dalla Snam, poi diventata Camelot, prestando particolare attenzione alle nuove generazioni ed al territorio, riconoscendo lo sport come strumento di crescita, investimento sul futuro e con un costante impegno di responsabilità sociale per la qualità della vita”. Descrivendo il cammino della società sportiva, Angelotti ha ricordato anche il sostegno da parte della presidente onoraria Diana Bracco, e la volontà di contribuire per portare ad un cambiamento nel modo di fare atletica, un nuovi modello: “Non più la classica sequenza dirigente allenatore, atleta – dice Angelotti – ma più allenatori su vari ambiti, medici, nutrizionisti, psicologi dello sport, attenzione per le singole specialità, con un compito di progettare attività sportiva a lungo termine”.

L’intervento centrale è stato quello di Erika Saraceni, che a dispetto dei suoi 17 anni è parsa spigliata, decisa e appassionata nel suo racconto, potendo già vantare un palmares di tutto rispetto: campionessa italiana indoor e all’aperto nel salto triplo under18, quarta agli Europei under 20 di Gerusalemme, primatista italiana con la misura di 13 metri e 42 centimetri a Maribor, sulla stessa pista che l’anno prima l’aveva vista patire un infortunio. Erika ha raccontato la gioia di poter essere portabandiera azzurra nella cerimonia conclusiva della manifestazione che si è svolta in Slovenia a luglio, e della particolarità della vittoria: “Sono stata sempre in testa, poi all’ultimo salto sono stata superata e vedendo la mia avversaria già esultare, mi son detta, ma ancora ho io l’ultimo salto. E infatti poi ho fatto il primato italiano e il primo posto in questa importante competizione”.

Idee chiare per Erika, sia per la frequenza scolastica presso un liceo linguistico di Milano, sia per la nuova stagione agonistica: “Spero riuscire a lavorare bene quest’inverno, per poter andare ai mondiali under 20 che si svolgeranno a Lima e misurarmi con le atlete più grandi di me”. Con il sogno olimpico del 2028, Erika sollecitata dalle domande dei presenti ha descritto la sua settimana tipo, tra impegni scolastici, ben 5 allenamenti, tra pista e palestra, una buona capacità organizzativa che permette anche di poter uscire e stare con gli amici: “Il segreto è ottimizzare i tempi, programmare a scuola le interrogazioni prima degli altri”.

Alla serata avrebbe dovuto partecipare anche Marco Riva, presidente CONI Lombardia che nell’impossibilità della sua presenza per un impegno istituzionale ha inviato un messaggio letto dal delegato Coni Fabiano Gerevini, già presidente Panathlon Crema.

Ilario Grazioso

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