Cronaca

Palazzo Pignano, archiviato
intervento edilizio a Cascine Gandini

Nei giorni scorsi, con la delibera il Consiglio Comunale di Palazzo Pignano ha stabilito la restituzione all’operatore immobiliare degli oneri concessori versati al comune per l’intervento edificatorio previsto a Cascina Gandini.

Questa è la chiusura definitiva della controversia tra Legambiente e Comune di Palazzo Pignano, controversia nata dall’intenzione del Comune di autorizzare la costruzione di una serie di villette a schiera, proprio alle spalle della storica stecca di Cascine Gandini e immediatamente sopra il salto morfologico che incornicia il fiume Tormo, presente in quel punto, utilizzando il dislivello per realizzare l’accesso alle autorimesse delle villette.

Un po’ di cronistoria ci aiuta a ricordare meglio i fatti. Tra il 31/7/2009 e il 23/12/2010 il comune di Palazzo Pignano definiva un Programma di Iniziativa Pubblica, denominato “Cascine Gandini e Cascine Capri”. Al termine dell’iter amministrativo, l’impresa Fedil costruzioni dava seguito al programma presentando una serie di istanze edilizie per la realizzazione di edifici residenziali in attuazione del PII (Piano Intervento Integrato).

Il Circolo Legambiente Alto Cremasco, venuto a conoscenza del PII e dopo averlo attentamente valutato aveva rilevato molti contrasti rispetto alla preesistenza di vincoli di tutela del paesaggio. Legambiente ha dunque contestato l’intervento e, per questo, ha presentato un ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) il quale, con sentenza 527/2013, ha riscontrato le ragioni dell’associazione e ha disposto la modifica del PII, in forte riduzione rispetto a quanto autorizzato. A seguito di ciò l’operatore riteneva non più economicamente praticabile l’intervento, ma solo la delibera dei giorni scorsi scrive la parola ‘fine’ sull’intera vicenda urbanistica

“Siamo felici dell’esito conclusivo della nostra azione, con cui è stato evitato un intervento immobiliare che avrebbe snaturato i caratteri di borgo rurale del nucleo di Cascina Gandini“ dichiarano Barbara Meggetto e Oscar Stefanini, presidenti rispettivamente di Legambiente Lombardia e del circolo Alto Cremasco. “Continueremo a mantenere alta la vigilanza nei confronti degli interventi urbanistici che mettono a rischio la conservazione dei suoli agricoli della pianura lombarda”

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