Cronaca

Crema, sotto la pioggia
in marcia per la pace

La pioggia non ha fermato ieri sera la marcia silenziosa per la pace, promossa dalla Diocesi di Crema e dal comune, alla quale hanno aderito anche numerose associazioni. Al ritrovo, in un luogo simbolico com’è Largo della pace, si sono presentati, cittadini, sindaci, presidente dell’Area Omogenea, consiglieri regionali, tutti armati di ombrelli e, come da richiesta degli organizzatori, un unico vessillo, la bandiera della pace.

A dare il via il sindaco Fabio Bergamaschi, in prima fila dietro al grande bandierone dei Marciatori della Pace di Vaiano Cremasco, il corteo ha raggiunto piazza Garibaldi, passando per via XX settembre, piazza Duomo e via Mazzini, per un momento di riflessione condivisa al quale ha partecipato anche il vescovo Daniele Giannotti. Nelle parole del sindaco l’accorato appello per la pace in Israele e Palestina, ventiquattresimo conflitto attualmente attivo ora nel pianeta ha ricordato il primo cittadino, nella convinzione che il bene non è ancora sopraffatto. Per Bergamaschi, non esiste altra via che non il dialogo e la marcia silenziosa rappresenta un grido di dolore per le vittime, continuando ostinatamente a credere che “Una pace e due stati su base democratica”, sia possibile riprendendo la mozione bipartisan recentemente approvata all’unanimità dal consiglio comunale cittadino.

Nell’intervento del vescovo Gianotti, alcuni passaggi della lettera che il neocardinale bergamasco Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha inviato a tutta la sua diocesi parlando della guerra, del vangelo e della seconda giornata di preghiera e di digiuno indetta da Papa Francesco il mese scorso: una riflessioni profonda ha ricordato Mons. Gianotti, rivolta a tutti, non solo ai credenti. A margine della manifestazione, con la pioggia che si faceva sempre più copiosa, il sindaco si è detto soddisfatto per la partecipazione popolare: “È la nostra risposta rispetto alla chiamata della pace, per riaffermare le ragioni della necessità della fratellanza tra i popoli e della pace, in un giorno particolare, qual è il 9 novembre” ha concluso il sindaco, Giornata mondiale contro l’antisemitismo e il fascismo e Giornata nazionale della libertà, nel ricordo della caduta del muro di Berlino, che ha segnato la riaffermazione delle democrazie in Europa.

Ilario Grazioso

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