Cronaca

Il nuovo corso di Cr.Forma con il
mondo della ristorazione cremasca

Si arricchisce l’offerta formativa di Cr.Forma nel campo della Ristorazione. Alla sede di Crema del Centro di formazione professionale è partito quest’anno un nuovo corso triennale per Operatori della Ristorazione – Preparazione degli alimenti ed allestimento piatti. Gli iscritti alla classe prima sono tredici, giovani studenti e studentesse aspiranti chef provenienti da tutto il territorio cremasco. Il nuovo corso si affianca a quello già consolidato di Operatore di Sala Bar e va quindi a completare la proposta formativa della sede cremasca nel campo della Ristorazione.

Il percorso per aspiranti chef è stato progettato attraverso il confronto con il coordinamento di settore della sede Cr.Forma di Cremona, dove il corso di Cucina ha una tradizione decennale, un laboratorio di settore interno e importanti sinergie territoriali. Fondamentali, poi, sono state le interazioni con il già esistente corso di Sala Bar che consentono di dare agli studenti e alle studentesse di Cucina una conoscenza e un’esperienza delle dinamiche della ristorazione a 360 gradi.

Strategico il rapporto con il mondo del “food” cremasco. A partire dal Docente di laboratorio che è Alberto Ciceri, chef con oltre 25 anni di esperienza e titolare del Fondaco dei Mercanti, ristorante cremasco specializzato in banchettistica ed eventi. Lo chef Ciceri lavora a stretto contatto con il docente di Sala Bar Davide Carminati, libero professionista, maître di Sala e collaboratore del Salumificio Fratelli Beretta nelle fiere enogastronomiche in Italia e all’estero. Il laboratorio di settore è già stato attivato nella Parrocchia di San Bartolomeo, a circa 500 metri dalla sede di Cr.Forma: qui, per due giorni la settimana, i ragazzi e le ragazze hanno modo di sperimentarsi ai fornelli, mentre gli allievi e le allieve di Sala Bar possono fare attività di sala e bar nell’ampio salone adiacente la cucina.

Il nuovo corso è fortemente in dialogo con il territorio. Quaranta ore saranno realizzate all’Agriturismo “La Boschina” nel quartiere San Michele, realtà locale con esperienza decennale nella ristorazione, nella produzione di ortaggi, frutta e miele a chilometro zero, nella ricettività e nell’attività di fattoria didattica. Nel nuovo percorso di Cucina sono inseriti, inoltre, moduli specifici legati alla ristorazione cremasca e uscite didattiche a realtà locali, come caseifici, allevamenti e oleifici.

La foodblogger e scrittrice enogastronomica Annalisa Andreini, con cui la scuola collabora da anni in particolare per il Festival I Mondi di Carta, fa parte del team dei docenti e si occuperà di un modulo specifico dedicato alla enogastronomia e al food blogging. Durante il corso interverrà anche Monica Ragazzi, laureata in Tecniche Erboristiche e diplomata in Naturopatia, titolare de La Galleria delle Erbe, nata a Crema nel gennaio del 2007 e punto di incontro, scambio, e passaggio per tutti gli appassionati della Fitoterapia Tradizionale.

Una parte rilevante del percorso per aspiranti chef, come per gli altri percorsi della scuola, sarà rappresentata dalle esperienze di tirocinio presso le realtà di ristorazione del territorio. Anche i ragazzi e le ragazze del nuovo corso di Cucina, inoltre, saranno protagonisti dei tantissimi progetti di cittadinanza attiva e inclusione e delle importanti iniziative formative all’estero.
Gestire individualmente o con il team le fasi di produzione, impiattamento e stoccaggio di cibi e alimenti nel rispetto delle corrette regole igieniche per la conservazione e la trasformazione dei prodotti alimentari; conoscere le attrezzature impiegate, organizzare gli acquisti e curare gli spazi; preparare le materie prime e i semilavorati; realizzare la preparazione di piatti del menù nel rispetto di tempi, piani di lavoro e normative; lavorare in diverse aziende della ristorazione commerciale (ristoranti o gastronomie) e collettiva (mense o aziende): possedere capacità tecniche professionali di base. Queste le competenze che gli studenti e le studentesse aspiranti chef acquisiranno al termine del corso triennale che, previo superamento dell’esame finale, potrà dare loro la Qualifica professionale valida su
tutto il territorio nazionale e in ambito comunitario. Poi, terminati i tre anni, i ragazzi e le ragazze potranno iscriversi al quarto anno per ottenere il Diploma professionale di tecnico, inserirsi nel mercato del lavoro o proseguire gli studi presso altre realtà scolastiche.

Sono intervenuti Paola Brugnoli, Direttrice generale Cr.Forma, Mirco Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona, Emanuela Nichetti, Assessora Istruzione Comune di Crema, Alberto Ciceri, chef e docente di laboratorio, Annalisa Andreini, foodblogger, Monica Ragazzi, fondatrice Galleria delle erbe, Michele e Stefano Pinardi, titolari Agriturismo La Boschina, e Martina Fregola, studentessa del primo anno del corso di Cucina. Presente anche don Michelangelo Nufi, parroco di San Bartolomeo.

Paola Brugnoli, Direttrice generale Cr.Forma: “Dopo il consolidamento del percorso di Sal Bar, inauguriamo questo nuovo triennio Per noi è una grande soddisfazione: raccogliamo i frutti di anni di lavoro, portato avanti anche nella preziosa collaborazione tra le sedi di Cremona e di Crema. Si tratta di un grande progetto che si nutre di tante collaborazioni e
ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per questo. Qui non insegniamo solo ai ragazzi la migliore gastronomia ma la conoscenza del territorio anche nell’ottica della sostenibilità, della transizione ecologica e della sana alimentazione”.

Mirco Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona: “Prima di questa conferenza ho visitato gli spazi della scuola e ho incontrato tanti ragazzi appassionati e desiderosi di entrare nel mercato del lavoro. Questo è un progetto che guarda al futuro e non è un caso che il corso di Cucina si tenga in un luogo dove è centrale l’educazione, portando i ragazzi anche a guardare all’esterno con dedizione e con studio”.

Emanuela Nichetti, Assessora Istruzione Comune di Crema: “Cr.Forma è davvero sul pezzo per tantissime esigenze e tematiche. Grazie a chi ha lavorato per dare questa nuova opportunità ai ragazzi e alle ragazze. La presenza della scuola sul territorio è da sempre
altissima. La rete che si costruisce fa si che i ragazzi e le ragazze che studiano a Cr.Forma siano sempre in prima linea nelle attività locali, creando così occasioni di valorizzazione dei giovani e del territorio”.

Alberto Ciceri, chef e docente di laboratorio: “Ho accettato la proposta di condurre il laboratorio di Cucina innanzitutto per le persone di Cr.Forma che collaboreranno con me. Partiremo dalle basi della cucina che a volte si sono perse perché in commercio si trova tutto già pronto per poi aumentare il livello. Per me è più facile cucinare che insegnare, l’emozione è tanta. Spero di essere all’altezza di questa grande responsabilità”.

Annalisa Andreini, foodblogger: “Ho voluto Cr.Forma nella rassegna dei Mondi di Carta perchè è bello coinvolgere questi ragazzi all’interno degli eventi. E ora, all’interno del corso di Cucina, approfondiremo come si struttura un evento, dalla progettazione, stimolando fantasia e creatività, alla parte più di organizzazione. Un altro aspetto importante che toccheremo è quello della cucina del territorio a cui io credo tantissimo, una cultura
gastronomica da risvegliare dal punto di vista del food, ma anche della storia e della cultura a tutto tondo”.

Monica Ragazzi, fondatrice Galleria delle erbe: “Questa è una sfida nella sfida. Porterò l’erboristeria nei corsi di Ristorazione. Con i ragazzi di Sala Bar e di Cucina approfondiremo erbe, spezie e sali di tutto il mondo e metteremo questa conoscenza a disposizione dei loro percorsi formativi e professionali”.

Michele e Stefano Pinardi, titolari Agriturismo La Boschina: “Per noi è un’esperienza nuova, ma ci impegniamo per trasmettere ai giovani quelli che sono i principi, i valori e le attività della nostra azienda”.

Martina Fregola, studentessa: “La passione per la cucina ce l’ho fin da piccola. Ciò che mi trasmette la cucina non me lo trasmette nient’altro. Amo mettermi alla prova, avere tante cose da fare. Quando sono all’interno del laboratorio mi sento come a casa. Farei questo lavoro sempre e non vedo l’ora di iniziare il tirocinio. Poi, ci tengo a dirlo, faccio questo corso anche in onore della mia nonna che è venuta a mancare, ma che sicuramente è soddisfatta di vedermi qui”.

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