Cronaca

Le cure palliative celebrano
la Giornata del ricordo

Appuntamento domenica 12 novembre alle ore 11 alla chiesa del Maggiore per ricordare tutti gli assistiti. Un momento emozionante da condividere con le famiglie

Una santa messa per ricordare le persone assistite insieme ai loro familiari. Torna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la Giornata del ricordo, promosso dagli operatori della Rete territoriale di cure palliative cremasca. La celebrazione si terrà domenica 12 novembre alle ore 11 nella chiesa San Salvatore dell’ospedale Maggiore di Crema. Sarà allietata da celebri brani religiosi eseguiti da Alberto Gigliotti (voce), dalla violinista Veronica Moruzzi e da Umberto Franceschini all’organo. L’appuntamento riunisce anche quest’anno operatori dell’unità operativa di Asst Crema diretta da Sergio Defendi, con quelli dell’hospice della Fondazione Benefattori Cremaschi, i volontari dell’Associazione Cremasca Cure Palliative Alfio Privitera ed esponenti della Fondazione Floriani, da sempre promotrice della cultura delle cure palliative. O meglio della cura in ogni momento della vita. Anche l’ultimo.

L’appuntamento si terrà in occasione della Giornata dedicata a san Martino, cui si ispirano le cure palliative ricordando come il santo divise il suo mantello (palium) con un mendicante infreddolito, incontrato per strada in una giornata burrascosa, facendo così uscire il sole. “Anche quest’anno vogliamo vivere insieme ai familiari delle persone assistite un momento di commemorazione, celebrando in particolare il ruolo fondamentale che la famiglia gioca nel rendere completo il percorso di cura, integrandosi perfettamente con il lavoro dell’equipe multiprofessionale. Sono le famiglie che, conoscendo più da vicino l’assistito, plasmano in modo intimo e più vero il concetto di cura”.

“Le cure palliative – chiude Defendi – insegnano che laddove non è possibile guarire, è sempre possibile prendersi cura”. Orientate al sollievo, vengono garantite dal Sistema sanitario nazionale attraverso l’unità operativa di cure palliative domiciliari e l’hospice. L’Oms le definisce come un approccio in grado di migliorare “la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale”.

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