Pandino: sagra d’autunno
con il clima primaverile
Una domenica di sole ha fatto da cornice a Pandino alla consueta (ma non per le temperature), sagra d’autunno, quest’anno con la novità dei lavori che interessano il Castello Visconteo, che non hanno consentito il posizionamento degli stand nell’arena interna. Solita rappresentanza di sindaci e amministratori del territorio ad accompagnare il corteo partito da via Umberto I, con il Corpo Bandistico di Pandino, le majorettes ed il gonfalone del paese.
A fare gli onori di casa il sindaco Piergiacomo Bonaventi, per il quale l’edizione di quest’anno si caratterizza per le tante novità, nonostante l’indisponibilità del Castello, oggetto di importanti lavori di restauro, perché l’amministrazione ha scelto di concentrare le attività all’esterno, nelle chiese e nelle piazze, al fine di consentire ai visitatori che provengono da altri paesi, di poterli apprezzare meglio.
Al taglio del nastro nell’insolita piazza della Rinascente, anche il consigliere regionale Riccardo Vitari (impossibilitati alla partecipazione gli altri due consiglieri regionali del territorio, Marcello Ventura e Matteo Piloni ndr) e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri. Per Vitari, al suo personale battesimo pandinese, la presenza di tanti cittadini è indicatore di buona amministrazione: “Sta lavorando bene, puntando soprattutto sui bandi regionali” ha detto, prima di cedere la parola all’europarlamentare Isabella Tovaglieri, in prima linea nella difesa del territorio italiano, ha aggiunto il sindaco Bonaventi, presentandola. L’europarlamentare leghista ha sottolineato l’importanza dell’allevamento e dell’agricoltura, che rappresentano un valore prezioso per il territorio, e che vanno difesi sia a livello locale che europeo, “dove spesso la tradizione agroalimentare italiana viene demonizzata da parte di un’ideologia che in nome del green, vuole boicottare i prodotti tipici, che sono invece sinonimo di genuinità”. Nel saluto del presidente della Provincia Mirko Signoroni, la presenza di un’eccellenza che identifica Pandino, non solo del territorio provinciale, ma anche regionale, qual è la Scuola Casearia, sede staccata dell’Istituto Stanga di Cremona: “È bello essere qui e vedere che i territori quando credono nelle loro iniziative, lo fanno con impegno e tanta volontà” ha detto Signoroni, complimentandosi con l’intera comunità pandinese e auspicando per l’edizione 2024, il ritorno della sagra nella sua cornice naturale del Castello.
Ilario Grazioso