Cronaca

Un’impresa da sogno
ieri a imondidicarta

Oggi chiude una partecipatissima undicesima edizione de Imondidicarta, con una domenica ricca di eventi che culmina con l’intervista a Dario Vergassola alle 18,30 in sala Pietro da Cemmo.

Ieri, da Maria Rescigno a Lella Costa hanno catturato l’attenzione dei visitatori, assieme agli eventi in sala Agello, con un focus particolare sulle storie di alcuni imprenditori locali, descritte in “Un’impresa da sogno”. Dal caviale cremasco all’energia green, dall’erboristeria che da Lodi ha conquistato il mondo, alla birra destinata al mercato cinese. In sala Pietro da Cemmo, Franco Bergamaschi, fondatore Erbolario, Silvio Festari, fondatore birrificio Postwave, Sergio Nannini, fondatore Adamas e Cristina Crotti, presidente Gruppo Enercom, che intervistate da Alessio Ribaudo giornalista del Corriere della Sera, hanno raccontato le loro storie di successo, “le storie dei sognatori pragmatici”, messaggio per chi crede nella forza delle idee e nella voglia di fare impresa.

Si parte dalla storia di Erbolario, che di strada ne ha fatta parecchio, da quando nel novembre del 1978 con il disappunto dei parenti, Franco Bergamaschi e la moglie decidevano di aprire a Lodi una piccola erboristeria artigianale, che ora vanta 4800 punti vendita, dieci milioni di clienti in Italia, prodotti commercializzati in dieci paesi. Un’esperienza che ha cambiato la narrazione dell’erboristeria in Italia, che oggi occupa circa 900 persone tra dipendenti diretti e quelli impiegati nei punti vendita affiliati. “Siamo rimasti uguali con la stessa passione, l’entusiasmo e la dedizione, perché la cosmesi esclusiva ci ha sempre provocato orticaria”, ha detto il fondatore di Erbolario.

Il caviale di Pandino, potremmo dire così, volendo descrivere la storia di Adamas, ed in effetti il milanese Sergio Nannini, socio di Salmo Pan srl di Pandino, brand Adams, che in latino, vuol dire diamante, nel suo racconto lo descrive bene. Si parte da un excursus storico sull’acquacoltura, fino ad arrivare a Pandino, all’allevamento di storioni nelle acque del Tormo e in quelle dei quattro pozzi dell’azienda: “Ma ci vogliono anni, tanti anni, dagli 8 ai 20 anni, affinché lo storione possa produrre le uova – aggiunge Mannini – poi il prodotto ha scatenato l’interesse, vendo le uova a Honk Hong e da lì è partito tutto”.

Altra storia internazionale è quella di Silvio Festari, architetto che arriva a Shangai tramite il Politecnico e da lì conosce il mondo della birra asiatica, fino a proporre una birra artigianale non pastorizzata, viva e attiva. Quando tutto sembrava pronto, arriva il covid e il rientro in Italia, e alla fine del locdown, parte importando il suo stesso prodotto dalla Cina, distribuendo la birra nei ristoranti asiatici. Funziona, e così parte un nuovo sogno, dallo stabilimento di Shanghai al deposito di Cremosano, le difficoltà di trasporto nei container nel canale di Suez, la volontà di sviluppare in Italia il prodotto, per il target della ristorazione asiatica. Ma ricerca e sviluppo contraddistinguono Festari: “Abbiamo un copyright per un tipo di macchina simile a quella per il caffè, che invece spilla birra. Stiamo lavorando ora dal punto di vista del design, prima di lanciarlo”.

In un mondo com’è quello contemporaneo, quanto bisogno c’è di energia? E Cristina Crotti è una sognatrice di seconda generazione, che lavora nel mondo dell’energia. Mezzo miliardo il fatturato di Enercom, 35 punti vendita al nord e la gestione di 5 centrali idroelettriche, per la prosecuzione del sogno del padre, quello di portare energia nelle case. Nell’intervista, si sottolinea l’attenzione per la sostenibilità e lo sforzo verso le rinnovabili, ma anche un modus operandi che pone al centro i punti vendita e l’accoglienza che il cliente deve trovare. “Per noi la relazione con i clienti e l’attenzione all’ambiente, al sociale, alla persona, sono dei capisaldi, in un mercato complesso come quello dell’energia, da noi il cliente trova un volto che prova a rispondere ai bisogni. Stiamo sviluppando produzione green, per chiudere la catena, dalla produzione alla distribuzione certificata”, conclude la presidente di Enercom.

Ilario Grazioso

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