Economia

Cosmetica Italia, crescita
del fatturato del settore

Questa mattina si è svolto un importante incontro a Palazzo Giureconsulti - Parlamentino a Milano per la presentazione dei dati relativi all’industria cosmetica italiana

Un settore in crescita, nonostante l’inflazione stia mettendo in difficoltà l’economia del Paese. L’industria cosmetica italiana fornisce risposte importanti sul mercato, anche in ottica futura. I dati preconsuntivi sul primo semestre del 2023, le previsioni per la seconda parte dell’anno e le prime proiezioni al 2024 sono state presentate in un incontro a Palazzo Giureconsulti – Parlamentino a Milano. Il tradizionale appuntamento con l’Indagine congiunturale curata dal Centro Studi di Cosmetica Italia ha animato per la prima volta il palinsesto della Milano Beauty Week.

Sul palco Benedetto Lavino, Presidente di Cosmetica Italia, che ha mostrato scenari e trend del comparto cosmetico in Italia e nel mondo, Gian Andrea Positano, Responsabile Centro Studi Cosmetica Italia, che ha mostrato un’indagine congiunturale tra mercato e industria cosmetica, e Giovanni Foresti, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, che ha toccato il tema della competitività letta attraverso i bilanci aziendali e i dati di export.

Il cosmetico viene ancora visto come mezzo per sentirsi appagati, nonostante la morsa inflattiva e un 2022 che aveva già sancito il giro di boa rispetto ai dati pre pandemici. Si può osservare infatti un incremento nella congiunturale, realizzata intervistando diverse realtà aziendali, con il 2023 che vede un fatturato che tocca quasi il +11% rispetto al 2022, con i 14,8 miliardi stimati per fine anno ed i 16 previsti per il 2024.

Lo scenario globale è quello di rallentamento, anche se nei paesi emergenti, in particolare in Asia, il trend è quello di espansione. In generale i servizi sono in fase di espansione, soprattutto grazie al turismo.

Sulle materie prime energetiche è stato messo in atto un processo di efficientamento importante da parte dei paesi europei, di conseguenza questo lieve calo dei costi ha inciso sul potere d’acquisto delle famiglie.

Le esportazioni nel 2023 in Italia, in proiezione, toccano addirittura il +15% rispetto al 2022 con 6,7 miliardi. La cosmetica risulta essere tra i settori più performanti, grazie al contributo importante delle aziende storiche, senza dimenticare però l’apporto da parte delle realtà nate dopo il 2010. La cosmesi, lato produzione, per variazione di fatturato si trova alle spalle solo della gioielleria e dell’alimentare, con una forza patrimoniale inferiore solo alla farmaceutica.

Simone Guarnaccia

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