Ponte Cadorna, polemica
di Beretta sulla chiusura
Il Ponte Cadorna a Crema va verso una lunga chiusura per i lavori di messa in sicurezza. Il consigliere Beretta di Italia Viva, che aveva proposto la realizzazione di un nuovo ponte, non ci sta
Il Ponte Cadorna continua a infiammare gli animi della politica cremasca. Dopo il duro dibattito nel Consiglio Comunale di lunedì, il consigliere di Italia Viva Simone Beretta ha rilanciato, sferrando attacchi alla giunta Bergamaschi.
Beretta aveva infatti proposto la realizzazione di un nuovo ponte lo scorso luglio insieme al consigliere Maurizio Borghetti, questo per evitare la chiusura del ponte che porterebbe enormi disagi alla viabilità ed alle attività commerciali dei quartieri.
La proposta però non prende piede e così il ponte verrà chiuso per i lavori, così come sottolineato anche da otto consiglieri di maggioranza nel post Consiglio in una conferenza stampa.
Al centro del dibattito la figura dell’assessore ai lavori pubblici Giossi, attaccato dalla minoranza e forse non sostenuto a pieno dalla maggioranza. Secondo Beretta andrebbe ridefinita la giunta, che secondo il consigliere “ha fallito sulle strade, sul verde, sul ponte e sul decoro”.
Il tema rimane prioritario, anche perché sono già partiti i lavori da parte della Provincia sul ponte della tangenziale di Crema, motivo per cui servirà ulteriore pazienza. Ma ora, con un clima così teso anche in Consiglio, servono più che mai risposte.
“Possono inventare tutto quello che vogliono e fare anche venti mozioni incidentali – spiega Beretta – ma quel che resta è che loro rispetto al ponte sono totalmente colpevoli per quanto avvenuto. Ci hanno tenuto fermi 4 mesi per verificare lo stato dell’arte, dopo ci hanno detto che il ponte non era sicuro, mettendo accorgimenti con il transito delle macchine regolato a 15 metri l’una dall’altra. Dopo fanno una gara, ma chi vince la gara dice che il ponte non deve essere chiuso, regolandolo col senso alternato. Dopo l’impresa pare che se ne vada per un aumento dei prezzi, ma secondo me è la più grande “frottola” che si possa raccontare, perché l’amministrazione comunale, con l’avanzo che aveva in pancia, non avrebbe avuto difficoltà nel trovare un accordo con l’impresa per chiudere in fretta i lavori. Non solo non si sono chiusi, ma nel frattempo sono partiti anche i lavori della Provincia sulla tangenziale, quindi sul ponte, per almeno un altro anno non si potrà fare assolutamente niente. Dovremo fare una terza gara d’appalto? Loro su questo sono colpevoli, dico al sindaco che è arrivata l’ora che dia una bella regolata alla giunta”.
Simone Guarnaccia