Politica

Beretta, un’interpellanza
sugli impianti sportivi

Simone Beretta, consigliere comunale di Italia Viva Crema, ha presentato un’interpellanza perché sia iscritta all’Ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale.

“Signor sindaco,
ritengo che sia utile un giro di ricognizione sui nostri impianti sportivi lasciati da troppo tempo alla mercé di accadimenti infruttuosi. Il Campo dei Sabbioni versava e versa in uno stato pietoso e oggi pericoloso, il playground di Santa Angela Merci versa in uno stato altrettanto pietoso, il rifacimento del campo della Pierina è tuttora e ancora una chimera pur a fronte di promesse reiterate, il Velodromo resterà a memoria di un Coni incurante dei nostri interessi che a suo tempo pur di fare cassa, lo vendette per quattro spiccioli e che per quegli spiccioli il sindaco di allora non ritenne di acquisirlo, il Centro natatorio che dopo anni e non buone vicissitudini non vede ancora rispettato da parte del privato quanto convenzionalmente sottoscritto, il bocciodromo che dà la misura di come senza controllo alla fine si finisce in un buco nero.

Inoltre le palestre risultano inadeguate a consentire ad alcune società di giocare i propri campionati a Crema vedendosi costrette ingiustamente ad emigrare e senza che il Comune le compensi adeguatamente dei danni ricevuti. Per non dire delle vicissitudini di un vecchio stadio che per quattro fari in più qualcuno pensò bene di presentare bizzarri preventivi e una proposta di nuovi quanto inutili tralicci. La cosa volse a buon fine anche e soprattutto per merito delle opposizioni. Spiace solo che a pagarne immeritatamente le conseguenze fu insieme alla città la Pergolettese, alla quale io continuo a riservare la stima che meritano, in modo particolare a Fogliazza per la sua passione, anche civica, che fa solo fare bella figura alla città pur senza un più equo riconoscimento economico: Tanto per capirci io avrei cercato le condizioni giuridico-amministrative perché fosse la “Pergolettese” a realizzare l’ampliamento dell’impianto. Avremmo speso bene, forse meno e in tempi adeguati.

Serve un nuovo palazzetto plurifunzionale che nessuno chiede di realizzare con risorse comunali, ma si pretende che si incominci a fare la propria parte definendo l’area per costruirlo e la capienza massima prevista, avendo come obiettivo prioritario nel fare le scelte urbanistiche che consentano a eventuali investitori privati una corretta remunerazione rispetto al rischio che metterebbero in campo. Vale anche per un nuovo e necessario stadio. Mi stavo dimenticando di un ulteriore e nuovo campo di calcio ma soprattutto mi stavo dimenticando del completamento della pista di atletica che lasciata nelle attuali condizioni appare più una realtà in prestito che una realtà effettiva. E altro ancora.

Tutto ciò premesso sono a chiedere:
-per la Centro natatorio se il privato ha ottemperato a realizzare quanto convenzionato, se sta’ garantendo all’utenza l’usufruibilità di tutte le piscine che è stato chiamato a gestire, se a fronte di risparmi per non fare funzionare la piscina ad onde e dopo i lavori finanziati dal Comune con soldi regionali per efficientamenti tali da contenere anche i costi dell’energia elettrica, abbia invitato il privato ad un tavolo per rivedere il canone pattuito;
-per il bocciodromo, come si interverrà perché siamo garantite le clausole contrattuali, superati gli incidenti di percorso intervenuti, se sarà rifatto il cappotto perché assuma una consistenza più significativa tale da rispettare le funzioni che avrebbe dovuto garantire e perché l’impianto finale sia consegnato a norma, oltre a poter garantire che i controlli da parte dell’amministrazione siano più stringenti cosi che si faccia rispettare da subito
quanto convenuto;
-per il nuovo fondo della Pierina, se si sia già provveduto ad un progetto definitivo ed entro quando finanziarlo, appaltarlo e realizzarlo;
-per il playground di Santa Angela Merici, se e come si intende intervenire per ripristinare un impianto ed un servizio utile alla comunità ma ingiustamente lasciato deteriorare fino ad annullare la sua fruibilità;
-per la pista di atletica, se esiste un progetto esecutivo definitivo compreso di spogliatoi, quanto costerebbe, come si intenderebbe finanziarlo ed entro quando realizzarlo compiutamente;
-per i palazzetti dello sport esistenti se si ritiene di aumentarne, dove possibile, la capienza almeno per evitare che nostre società sportive migrino altrove per svolgere i propri campionati; e se per quelle società che sono state costrette a migrare, non si ritenga di intervenire con contributi a sostegno degni di nota;
-per il palazzetto polifunzionale da programmare, se si intende dare inizio alla definizione di una strategia volta ad avviare un percorso credibile per eventuali investitori privati;
-per il nuovo stadio, se, anche in questo caso, si intende dare inizio alla definizione di una strategia volta ad avviare un percorso credibile ad investitori privati”.

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