Fatf, quest’anno il logo
viene scelto con un contest
Settembre è il mese delle ripartenze e dei nuovi inizi e, come da tradizione, prende il via una nuova edizione del Franco Agostino Teatro Festival. Novità assoluta di questa edizione è la modalità che lo staff del Festival ha deciso di utilizzare per la scelta dell’immagine che accompagnerà tutte le attività del FATF. Infatti, a fianco del logo disegnato da Lele Luzzati ormai ventisei anni fa e che tutti conoscono come identificativo del Festival, ogni anno viene individuata un’immagine che identifichi l’edizione, il suo tema, il suo sapore e la sua atmosfera. Dopo grandi artisti nazionali ed internazionali da Luzzati, appunto, a Aldo Spoldi, da Luca Bray a Goran Lelas, da Anna Lopopolo a Dimitri, quest’anno si cambia strategia.
Il FATF ha deciso di lanciare un contest su tutto il territorio nazionale, aperto a tutti i maggiorenni, artisti e non, che vogliano proporre la loro idea per il logo 2023/2024. Un’immagine che possa rappresentare il tema della ventiseiesima edizione che avrà come titolo immaginARIA.
Il FATF quest’anno vuole lasciare andare la fantasia, lasciare che l’immaginazione, soprattutto quella dei ragazzi, lavori e crei disegni, frammenti, sogni, suggestioni, ma anche progetti, pensieri, realtà. Lasciar immaginare, ma soprattutto spingere oltre l’idea e il pensiero, farli salire in alto, a farli approdare tra le nuvole, in ARIA, non come luoghi della frivolezza e del nulla, ma come spazi deputati a lasciar veleggiare i progetti, le aspirazioni, i desideri e permettere loro di prendere ARIA, di gonfiarsi di ossigeno e di respiro, di libertà e di voglia di arrivare.
Il bando del contest è pubblicato sui canali social del FATF e le idee (immagini in formato quadrato) dovranno essere presentate entro il 6 novembre. Tutti i lavori verranno valutati da una giuria che sarà guidata dal Presidente Tonino Negri, artista lodigiano di fama nazionale.
Il vincitore vedrà pubblicata la sua opera su tutto il materiale pubblicitario del FATF, sul sito internet, sui social ed entrerà di diritto nella storia del Festival, una storia che dura da ventisei anni, che ha toccato migliaia di bambini e continuerà a farlo.