M5s Cremasco: “Educatori
sottoinquadrati e sottopagati”
Il Movimento 5 stelle Cremasco, tramite un comunicato stampa, ha preso una netta posizione sugli educatori, a detta del partito sottoinquadrati e sottopagati, richiedendo un ristoro economico.
“Siamo dalla parte degli educatori professionali e continueremo a star loro accanto – dichiara la deputata del M5S Valentina Barzotti – Abbiamo iniziato questa battaglia portando in Parlamento il caso degli educatori professionali di una delle cooperative accreditate presso la Comunità sociale cremasca che impiegava appunto educatori senza il livello corretto. Ma stiamo proseguendo in questa battaglia di dignità per assicurare il giusto inquadramento e la giusta retribuzione anche agli educatori del resto d’Italia nonché un ristoro economico per gli anni di sottoinquadramento. È prassi consolidata e diffusa in provincia di Cremona – ma anche nel resto d’Italia – quella di sottoinquadrare e conseguentemente sottopagare gli educatori professionali”.
“Abbiamo chiesto al governo – continua Barzotti – con una interpellanza parlamentare e di recente un question time, come mai non venga applicato il livello corretto (che sarebbe il D2) e perché all’eventuale adeguamento dei livelli contrattuali, riconosciuto a seguito delle nostre denunce da parte di alcune cooperative sociali, non abbia fatto seguito un indennizzo per gli anni passati. È necessario attuare controlli specifici e sanare nel più breve tempo possibile questo grave vulnus ai diritti dei cittadini e dei lavoratori, stabilendo per tutti i lavoratori interessati delle cooperative accreditate, il corretto inquadramento e un adeguato ristoro – conclude Barzotti”.
“Attraverso i nostri portavoce nelle istituzioni, continuiamo a stare col fiato sul collo a tutti gli enti che hanno una responsabilità in questa vicenda – dichiara Manuel Draghetti, referente del gruppo territoriale del M5S Cremasco. Dopo la grande soddisfazione nell’aver ottenuto il corretto inquadramento degli educatori di una delle più importanti cooperative del Cremasco, chiediamo ora che si riconosca a tutti gli effetti il danno economico subito dai lavoratori in questi anni di sottoinquadramento e si compiano i corretti ristori: solo attraverso una corretta valorizzazione del ruolo di queste figure, i ragazzi più fragili possono ricevere un servizio migliore, con ricadute positive per tutta la città. È una tematica locale che può essere estesa a livello nazionale e intendiamo continuare a far luce sulla vicenda”.