Cronaca

Carenza medici di base, Brunelli:
"Cerchiamo ogni soluzione possibile"

E’ sempre più endemica la carenza dei medici di base: basti pensare che se nel 2020 nel territorio cremonese ve n’erano 235 (500 in tutta l’Ats Val Padana), nel 2023 si è scesi a 206 (441 in tutta l’Ats), con un calo, dunque, di circa una trentina di figure professionali. Complessivamente, tra Cremona e Mantova, mancano quindi 157 dottori. A questa situazione l’Ats sta facendo fronte con un grandissimo sforzo. “Si tratta di una situazione che perdura ed è diffusa su tutto il territorio nazionale” spiega il dottor Gianmario Brunelli, direttore del Dipartimento di Cure Primarie dell’Ats Val Padana.

“Nel condividere le preoccupazioni di cittadini e amministratori locali, la nostra frustrazione è mitigata dal fatto che siamo convinti di mettere in atto tutte le soluzioni possibili, anche oltre le nostre competenze” sottolinea. “Manteniamo costante l’impegno di tutte le figure professionali per assicurare il recupero di medici di base da inserire in organico”.

D’altro canto, rispetto ad altri territori vicini, quello dell’Ats ha ancora dei punti di forza: “Nel nostro territorio allo stato attuale ogni cittadino ha la possibilità di scegliere un medico di famiglia, a differednza di altri territori lombardi che hanno situazioni anche peggiori” spiega il dottor Brunelli. “Per mantenere questa situazione di precario equilibrio abbiamo chiesto ai medici di alzare i propri massimali, abbiamo convinto chi avrebbe dovuto andare in pensione di mantenere in essere il proprio rapporto di lavoro, grazie a un provvedimento che prevede la possibilità di mantenere l’attività fino a 72 anni. Inoltre portiamo avanti una ricerca incessante di incaricati provvisori”.

Basti pensare che nel Cremonese sono ben 82 i medici che hanno acconsentito di innalzare il massimale (154 nell’Ats), arrivando anche a 1800-2000 pazienti. Sono soprattutto medici che operano in modo associativo e che hanno personale infermieristico. Si cerca, insomma, di mantenere almeno lo status quo finché dalle scuole di formazione non usciranno figure sanitarie in numero sufficiente per superare la crisi.

Attualmente gli incaricati provvisori sono 57 nell’Ats e 28 nel Cremonese. Ma la ricerca continua: negli ultimi mesi sono state pubblicate ricerche per 75 nuovi medici: due sono stati trovati a marzo, mentre si attende ora di capire se le 21 domande pervenute ad agosto andranno a buon fine: questo si saprà a metà settembre. Di queste richieste, la maggior parte sono di medici che stanno frequentando il corso di laurea triennale. Considerando che le cessazioni previste entro fine anno sono solo 3 (12 in tutta l’Ats), la speranza è che per i prossimi mesi la situazione possa addirittura migliorare.

Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...