Campanile del Duomo, al via
la musealizzazione del Rotary
Sono iniziati questa mattina, nel campanile del Duomo, i restauri dell’antico meccanismo che garantiva il movimento dell’orologio affacciato sulla piazza e il battito delle ore sulle soprastanti campane. L’opera costituisce il primo intervento del progetto di musealizzazione della torre, ideato dal Rotary Club e Crema e svelato alla presenza anche del vescovo Daniele Gianotti lo scorso 20 luglio.
“I lavori – scandisce Marcello Palmieri, vicepresidente del sodalizio e coordinatore dell’iniziativa – dureranno circa due mesi, e restituiranno alla piena funzionalità il complesso meccanismo realizzato nel 1751 da Domenico Crespi, lo stesso artigiano cremasco che due anni dopo avrebbe fuso l’attuale concerto campanario della Cattedrale”. Ma non solo. Nel corso dell’Ottocento, l’opera è stata modificata e ampliata da un altro luminare del settore: Giuseppe Kohlschitter, conservatore dell’orologio astronomico di Brera. Palmieri chiarisce che “al termine dei restauri, la macchina non sarà ricollegata al quadrante esterno, ora mosso elettricamente, ma una volta caricata manualmente sarà in grado sia di tener aggiornato il proprio orologio pilota, sia di battere le ore e il carillon di mezzogiorno su tre campanelline che verranno installate a scopo dimostrativo nelle immediate adiacenze”.
L’opera di restauro sarà eseguita da Alessandro Maianti (nella foto, scattata stamattina in torre), temperatore dell’orologio astronomico del Torrazzo di Crema, coadiuvato da un team di professionisti locali: il restauratore abilitato Paolo Mariani, socio del Rotary Club Cremasco San Marco, e l’architetto Mario Scaramuzza, socio del Rotary Club Crema, che interverrà con la moglie Vania Zucchetti. Nel frattempo, proseguiranno anche le altre opere di musealizzazione, tra cui la predisposizione dei pannelli illustrativi e il sistema di sorveglianza audio video.
“In tutto ciò – spiega Guido Giordana, prefetto del Rotary Club Crema e responsabile finanziario del progetto – il nostro Club sta facendo la sua parte, ma chiunque può dare il suo contributo”. Si rivolge a tutta la cittadinanza la campagna avviata sul portale “go fund me”, dove è possibile lasciare una donazione grande o piccola che sia a sostegno dell’opera (la pagina s’intitola “Il Campanile del Duomo, un museo che suona”, e si apre cliccando su https://gofund.me/2fc9921e). Agli imprenditori del territorio sono invece riservati tre tagli di sponsorizzazione: corrispondendo fino a 3mila euro, l’azienda sarà ricordata nella categoria “Amico del Campanile”; tra i 3 e i 5mila euro, il titolo sarà quello di “Sostenitore del Campanile”; tra i 5 e i 10mila euro, ci si potrà fregiare del titolo di “Mecenate del Campanile”.