Cronaca

Febbre Dengue: il virus si
diffonde. Minaccia inaspettata

Non solo la paura di contrarre il West Nile virus anche in questa estate 2023, ora è pericolosamente vicino al nostro territorio anche il virus Dengue, noto anche come “febbre rompiossa”, malattia virale acuta trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare infette con un tasso di mortalità intorno al 2,5 per cento. In Lombardia sono spuntati i primi casi, due accertati a Castiglione d’Adda e Manerba del Garda, e due sospetti a Monza e Padenghe.

Nel primo caso regionale, quello di Castiglione d’Adda, il paziente, un lodigiano di oltre 70 anni, ora è in buone condizioni. Una settimana prima del suo ricovero all’ospedale di Crema, l’anziano, che non è stato nei paesi dove il virus è endemico, aveva accusato febbre alta persistente e altre “spie d’allarme”, tra cui un forte dolore a livello oculare.

L’allarme Dengue è scoppiato anche a Monza, dove il Comune ha emesso un’ordinanza per la disinfestazione straordinaria nelle aree limitrofe alla strada in cui è stato registrato il caso sospetto. 

Caso confermato, invece, a Manerba del Garda: si tratta di una donna di rientro da una vacanza all’estero. Anche lei è in buone condizioni. Come da prassi è scattato il provvedimento urgente di disinfestazione nella zona. Il sindaco, dopo la comunicazione di Ats, ha inoltre invitato la popolazione a mettere in atto per quanto possibile comportamenti utili ad evitare punture di zanzare, principale vettore del contagio. Ricorrendo ad esempio a misure di protezioni individuali, tra abbigliamento coprente e repellenti, e cercando di evitare il più possibile i ristagni d’acqua in case, giardini, e persino i cimiteri cittadini.

Nel caso sospetto di Padenghe, invece, a riscontrare sintomi riconducibili all’infezione virale è stato un turista che ha soggiornato un paio di giorni nel bresciano.

Tra casi accertati e sospetti, cresce la preoccupazione che l’infezione possa colpire anche in territorio cremonese. L’ultimo caso, nelle nostre zone, in particolare a Castelverde, era stato registrato nell’ottobre del 2018.

Questa malattia, precedentemente associata principalmente alle regioni tropicali e subtropicali, ora sta emergendo inaspettatamente anche in aree precedentemente considerate a rischio minimo e senza collegamenti con viaggi all’estero.

Sara Pizzorni

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