Politica

Farmacie, Beretta: “Rotazione
dei dipendenti per non chiudere”

A Crema il consigliere comunale Simone Beretta ha affrontato il tema della chiusura delle farmacie comunali per ferie. Negli ultimi giorni era infatti scattata la polemica sui social

Il caso della chiusura per ferie delle farmacie comunali di Crema continua a tenere banco. A farsi portavoce dei cittadini è stato in questo caso il consigliere comunale Simone Beretta.

Ricordiamo che le farmacie comunali a Crema sono due: una posizionata nel quartiere di Ombriano, mentre l’altra nel quartiere di Crema Nuova. Proprio la chiusura di quella di Ombriano dal 7 al 13 agosto aveva portato a grandi polemiche negli ultimi giorni soprattutto sui social.

Una cittadina cremasca si era infatti lamentata perché l’intero quartiere sarebbe rimasto senza farmacie a disposizione, generando una grande discussione con altri utenti. Proprio da qui si è inserito Beretta che, specificando come in realtà le ferie siano sacrosante per tutti, non si capisce come mai non sia stata presa in considerazione un’adeguata rotazione dei dipendenti per consentire al servizio di non cessare mai.

Il problema in realtà, nel corso della prossima settimana, si ripresenterà. Infatti anche a Crema Nuova è prevista la chiusura per ferie dal 21 al 27 agosto e un intero quartiere non potrà usufruire di un servizio fondamentale, se non spostandosi in altre zone della città.

La chiusura della farmacia di Crema Nuova

“Non penso che una settimana di ferie chiuda il discorso, sembra quasi un premio ad hoc, non è che un dipendente ha diritto solo a 5 giorni di ferie – sottolinea Beretta – Non è che tutte le volte che si va in ferie si chiude. La vicenda mi ha colpito perché sono stufo di sentire ripetere che le farmacie comunali abbiano valore sociale, di sociale non hanno niente, anzi costringono i cittadini a muoversi per un farmaco. Abbiamo solo due farmacie comunali a Crema, non si capisce perché debbano lasciare svuotate delle frazioni. Qui parliamo di farmacie pubbliche, questo dimostra che di valenza sociale non c’è nulla. Le farmacie pubbliche vanno vendute, si sta depauperando il valore. L’amministrazione non è all’altezza”.

Simone Guarnaccia

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