Chiusa la rassegna “57
giorni - strade di legalità”

Un momento di commemorazione, attimi utili per non dimenticarsi del passato e continuare a lavorare sulla società del futuro. Crema, come ormai succede da anni, non ha perso l’occasione per ripercorrere i 57 giorni che sono passati dalla morte di Falcone a quella di Borsellino.

Si è chiusa così la rassegna “57 giorni – strade di legalità”, una serie di eventi organizzata dalla Consulta Giovani e il Comune. La chiusura del percorso è stata segnata dalla corona depositata dal sindaco Bergamaschi insieme al presidente della Consulta Andrea Pilenga.

“Durante la rassegna abbiamo cercato di esprimere il concetto di legalità nel modo più completo ed efficace possibile – sottolinea Pilenga – organizzando serate con protagonisti diretti della questione mafiosa con Giovanni Impastato, esperti dell’argomento con Antonio Talia e presentando la legalità in chiave propositiva, non limitandoci solo a denunciare i contesti nei quali questa è assente, ma valorizzando le situazioni nelle quali la legalità è protagonista con l’aiuto di Cremaculture”.

“Oggi, 57 giorni dopo l’assassinio del collega e amico Giovanni Falcone, anche Paolo Borsellino veniva assassinato insieme alla sua scorta – prosegue il presidente della Consulta Giovani La rassegna è chiamata “57 giorni strade di legalità” proprio in ricordo dei due giudici, ammazzati perché facevano il loro lavoro, cosa che troppo spesso nel nostro Paese non è accettata. Ammazzati perché si voleva far passare la voglia ad altri di pensare che la mafia potesse essere sconfitta, ammazzati perché facevano una gran paura. Se siamo qui oggi però è la dimostrazione che ammazzarli non solo non è servito, ma ha proprio sortito l’effetto contrario”.

“Nel nostro piccolo come consulta giovani da anni continuiamo a lottare – conclude Pilenga – affinché il lavoro che è stato iniziato da Falcone e Borsellino non si perda nel fumo del tritolo con il quale pensavano, sbagliando, di potersi sbarazzare di loro”.