Politica

Beretta: “La destra a Crema non
sarebbe stata in grado di governare”

Simone Beretta, fresco d'ingresso in Italia Viva, spiega le motivazioni che l'hanno portato a prendere questa scelta

La decisione di Simone Beretta di entrare nel partito di Italia Viva ha fatto discutere, e non poco, all’interno della scena politica cremasca. In realtà, come spiegato dallo stesso consigliere comunale della lista Crema non è uno slogan, la sua civica ha sempre avuto posizioni in linea con il partito di Renzi e la sua intenzione era proprio quella di aderire ad un programma alternativo a quelli del centrodestra e del centrosinistra.

“Non ho remore per aver abbandonato ciò che avevo prima – spiega Beretta – E’ da un anno che guardavo con grande rispetto questa realtà. Mi interessava il Terzo Polo, ma le posizioni prese da Calenda di recente non mi hanno convinto. Trovo in Renzi uno statista ed un equilibrio politico più vicino ai miei ideali”.

Beretta ha poi ripercorso l’ultimo anno, a partire dalle amministrative del 2022, soprattutto nel momento clou, ovvero quando appoggiò pubblicamente Bergamaschi del PD nel ballottaggio con l’esponente del centrodestra Maurizio Borghetti. “Non lo feci per entrare in maggioranza – spiega il consigliere comunale – Presi questa scelta perché il centrodestra non sarebbe stato in grado di governare. Loro non mi chiesero un accordo, evidentemente non interessava. Se uno pensa di governare escludendo, allora non è adeguato a governare. Quella scelta la presi a livello locale”.

Nel prossimo Consiglio Comunale dunque Beretta costituirà il gruppo Italia Viva: “Intendo avere rapporti sia con centrodestra che con il centrosinistra. Voglio poter condividere le cose buone nell’interesse della mia città. Le decisioni prese da Renzi su giustizia, riduzione delle tasse e altri temi le condivido totalmente, mi sembra di rivivere a livello politico. Le scelte vengono prese a congresso dagli iscritti al partito, un’idea che in Forza Italia non abbiamo mai vissuto. La libertà e democrazia sono capisaldi. Da quando Renzi è uscito dal Partito Democratico, io faccio fatica a trovare le differenze tra le posizioni strategiche di Forza Italia e quelle di Renzi. Quando Berlusconi stravinse le elezioni, e avrebbe avuto i numeri per fare una riforma più liberale, a ostacolarlo furono Lega e Alleanza Nazionale, che sono più statalisti del PD”.

Beretta ha comunque voluto sottolineare che non andrà a modificare gli equilibri del Consiglio Comunale: “Questo mio passaggio non significa assolutamente entrare in maggioranza, valuterò le cose come ho fatto fino ad ora”.

Simone Guarnaccia

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