Cronaca

Arrestato a Crema con 40 kg
di hashish. 30enne in carcere

C’è anche un arresto cremasco nell’operazione antidroga “Moby Dick” portata a termine dalla polizia di Torino che ha eseguito misure cautelari nei confronti di un alcune persone sospettate di gestire il commercio di ingenti quantitativi di hashish e cocaina, in particolare a Nichelino. I provvedimenti cautelari hanno riguardato 9 persone, tutte rintracciate sul territorio nazionale, 6 della provincia di Torino e 3 di altre province, compresa Cremona. Nel cremasco gli uomini della Mobile di Cremona e i colleghi di Torino hanno arrestato un pakistano di 30 anni con diversi precedenti per reati contro la persona. Nella sua casa, durante la perquisizione, sono stati ritrovati circa 40 kg di hashish.

Secondo l’accusa, gli arrestati avrebbero gestito un traffico di droga proveniente dall’estero e poi venduta in provincia di Torino. Il tribunale ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per otto persone e gli arresti domiciliari per un’altra, contestando reati in materia di sostanze stupefacenti e riciclaggio. Inoltre la concreta sussistenza del pericolo di fuga ha indotto l’autorità giudiziaria ad emettere anche un decreto di fermo a carico di un ulteriore indagato.

Nel corso delle indagini sono stati complessivamente sequestrati 60 chilogrammi di hashish e 2 chilogrammi di cocaina. Le perquisizioni hanno consentito il sequestro di circa 40 chilogrammi di hashish, modesti quantitativi di cocaina e marijuana, e denaro contante per un ammontare complessivo di 60.000 euro, oltre a materiale informatico. Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente 100 uomini di polizia con l’utilizzo di reparti di rinforzo del controllo del territorio e di unità cinofile. Oltre alla Squadra Mobile di Torino, l’attività ha coinvolto, oltre Cremona, anche le province di Brescia e Prato.

Le attività investigative, avviate nel 2021, si sono sviluppate attraverso attività di intercettazione, servizi di osservazione e pedinamento sul territorio, e avrebbero consentito di delineare l’esistenza di due gruppi di persone, composti rispettivamente da italiani e da persone provenienti dall’area del nord Africa.

Sara Pizzorni

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