Homeless World Cup: la Nazionale
Solidale parla cremasco
E’ partito il Mondiale Homeless a Sacramento negli Stati Uniti. Un mondiale per ragazzi che hanno seguito un percorso di riabilitazione in alcune comunità della zona e che vede ai nastri di partenza anche la Nazionale Italiana. Se il fulcro nevralgico quest’anno è stato a Milano, dove a Palazzo Marino la Nazionale è stata presentata, ecco che gli azzurri Homeless parlano con uno spiccato accento cremasco. Tutto infatti nacque dal progetto L’Approdo con il compianto Emiliano Mondonico e il dottor Giorgio Cerizza.
Alessandro Vigani di Cremosano e Matteo Maffioletti di Capralba compongono la selezione, che sfiderà assieme a Luigi Pietrzyk di Saronno, Leonardo Baro di Osimo, Enrico Ragosta di Misano Bergamasco, Gianluca Dima di Milano e Andrea Vecchio di Origgio le altre selezioni mondiali nella disciplina dello Street Soccer.
In passato, a Cardiff, anche Marco Salvatore di Casalmaggiore aveva preso parte alla spedizione: quest’anno non ci sarà perché queste competizioni prevedono che ciascun giocatore possa scendere in campo al massimo in una sola competizione in carriera.
L’Assessore al Welfare e salute Lamberto Bertolè del Comune di Milano, in sede di presentazione prima della partenza ha omaggiato il grande lavoro svolto e assicura un grande supporto per il futuro. Parlando della Homeless World Cup afferma:” Questo mondiale è un Evento di scambio e relazione e preparatorio al riscatto nella propria vita perché i destini delle persone cambiano grazie alle esperienze e agli incontri; vi auguro tutto il successo possibile.”
Entusiasmo e soddisfazione anche per Angelica Vasile, presidente della Commissione sport del Comune di Milano che attraverso aneddoti legati alle sue esperienze di vita vissuta conferma: “Solo attraverso l’educazione si riescono ad ottenere i risultati veri; Credo che solo lo sport possa tenere insieme il tessuto sociale ed ha un ruolo fondamentale per tutte le fasce d’età”.
Le fa eco Elena Scherini, Segretaria generale dell’Associazione l’Approdo, che spiega nel dettaglio principi e valori alla base del progetto condiviso con la Nazionale: “Mettiamo le persone al posto delle sostanze. Con rispetto, collaborazione e fatica un’avventura unica è diventata un progetto che va avanti da tanti anni con orgoglio”.
“Abbiamo gioito, abbiamo litigato e abbiamo passato momenti difficili, ma poi siete diventati grandi e ce la stiamo facendo e di questo mio papà sarebbe orgoglioso” – aggiunge Clara Mondonico, responsabile dell’Associazione Emiliano Mondonico, che conclude “Rappresentare una nazione per una “ripartenza” che non è da tutti, vi rende persone speciali e un punto di riferimento per i futuri atleti che giocheranno nella nazionale”.
Il Dottor Cerizza, invita dunque un ex giocatore a raccontare la propria esperienza agli ultimi mondiali (Cardiff 2019) e Giordano Zangrandi, con un filo di emozione racconta:” Una Homeless World Cup ti da una forza incredibile e per me è stata una svolta totale della mia vita, ritrovando il calcio che avevo abbandonato da bambino, ma soprattutto ho ritrovato il coraggio di affrontare il mio percorso; senza la Nazionale Solidale non so dove sarei ora”.
Conclude un commosso presidente, Luca Sarsano, che ringrazia tutti partecipanti e racconta i progetti futuri della Nazionale: ”A Milano si può fare molto con l’aiuto di tutti e noi siamo a disposizione per creare nuovi progetti a livello territoriale e nazionale. Veicolare persone al nostro campo di allenamento già rappresenta un nostro primo traguardo per i prossimi passi”. Un in bocca al lupo a tutti gli atleti in partenza, consci del fatto che diverse vittorie ci sono già state.
G.G.