Cronaca

Ieri a CremArena
“Non Sugnu Morto”

Dopo la “prima” dello scorso maggio al Teatro Don Bosco di Capergnanica, ieri sera CremArena ha accolto lo spettacolo teatrale ‘Non Sugnu Morto’ di Gabriel Garcìa Pavesi, con Andrea Zecchini, Giusy Pedrini, Fiorenzo Gnesi, Silvia Di Patrizi, Annalisa Pagano e lo stesso regista e anima della Compagnia Gagio Volontè, Gabriel Garcìa Pavesi, luci e audio di Agostino Manenti.

A distanza di qualche giorno dalla ricorrenza della strage di Via D’Amelio, un’occasione di riflessione per gli spettatori che hanno assistito ad uno spettacolo la cui trama si articola in quattro atti, come si sottolinea nella stessa locandina che accompagna l’evento “quattro quadri in cui la figura di Paolo Borsellino ritorna in vita, per dimostrare che, per chi combatte e resiste quotidianamente, non è mai morto”.

Un lavoro importante quello della Compagnia Gagio Volontè nella preparazione di questo spettacolo, tre mesi per le ricerche dei materiali, ma anche per la stesura del testo e poi altri tre mesi per le prove che hanno impegnato i protagonisti nelle attività propedeutiche alla messa in scena. Protagonisti provenienti da diversi ambienti professionali, i quali hanno dimostrato anche ieri sera capacità e disinvoltura nell’interpretare diversi personaggi all’interno dei quattro atti. Nulla è stato lasciato al caso, per l’allestimento delle scene, in fase di preparazione la Compagnia ha avuto anche la consulenza della scenografa Chiara Marazzi, per quello che si può definire come un esempio di teatro-documentario, con gli atti che contengono audio originali che raccontano quei momenti, quali ad esempio la marcia che ci fu a Palermo a seguito della strage di Capaci, e altri frammenti di cronaca che da quegli anni riportano al presente.

“Non una ricostruzione del passato però, ma la ricerca di riportare in vita il personaggio”, ci tiene a sottolineare il regista, che già nel 2016 si era interessato di temi legati alla legalità, portando in scena “La mafia si fa in quattro per te”.

Nonostante l’incertezza legata al meteo che qualche minuto prima minacciava temporali, ieri sera i protagonisti hanno portato sul palco di CremArena ciò che è stata ed è la quotidiana lotta alla mafia, tra storie e personaggi del passato e frammenti di vita contemporanea, dalla scuola al carcere, dai testimoni di giustizia, alla memoria: “Ci rimane un grande slancio ed esempi di vitalità, forza e resistenza a quello che è la piovra – conclude Pavesi – l’organizzazione a delinquere, il cancro della società che è la mafia”.

Applausi dei presenti al termine della rappresentazione, con gli auspici della Compagnia Gagio Volontè, ma anche degli spettatori e degli amministratori presenti, di poter portare lo spettacolo fuori dal territorio e coinvolgere, in questo territorio ed anche al di fuori dei confini provinciali, le scuole. “Stiamo partecipando a diversi festival ed in autunno prepariamo altre repliche”, conferma il regista.

Ilario Grazioso

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