Cronaca

Asst: Oncologia, dalla
multidisciplinarietà alla ricerca

Il bilancio del nuovo direttore Gianluca Tomasello: “impatto positivo, bene l’approccio multidisciplinare per la cura delle patologie oncologiche. Il futuro punta alla ricerca”

Il futuro dell’oncologia cremasca strizza l’occhio alla ricerca. Ciò significa che grazie alla sinergia della struttura con centri di ricerca, i cittadini potranno beneficiare di cure particolarmente aggiornate. E poi, l’unità operativa diretta da Gianluca Tomasello punta al consolidamento di percorsi multidisciplinari per una presa in carico appropriata dei pazienti. Proficue sinergie continueranno con la genetica medica e le cure palliative. È questo il quadro tracciato dal neo direttore.

Giunto a Crema da quasi due mesi ritiene di aver trovato “ottimi collaboratori e strutture altrettanto valide”. “Nonostante questa sia una fase ancora di rodaggio, l’impatto è stato davvero positivo. Ho avviato un’iniziale riorganizzazione in reparto, tanto dal punto di vista della turnistica, quanto delle attività”. Alla base, nell’ambito dell’unità operativa cremasca, che ogni anno accoglie in media 700 nuovi pazienti, resta sempre “l’attenzione ad una presa in carico personalizzata, che passa da un approccio multidisciplinare e di genere.

Da questo punto di vista, abbiamo avviato un percorso di confronto con la professoressa Buscarini, direttore della gastroenterologia”. Settimanalmente con i chirurghi, radiologi, radioterapisti e anatomopatologi, oncologi e gastroenterologi si siedono intorno ad un tavolo per confrontarsi, discutere i casi clinici e garantire la migliore presa in carico per il paziente.

Il medesimo approccio continua per le donne con tumore al seno. “La Breast unit, diretta da Filiberto Fayer – spiega Tomasello – è un fiore all’occhiello di questa struttura: un ambiente dove la donna, una volta ricevuta la diagnosi, può trovare tutto ciò che serve”. Bene anche l’attività di genetica medica resa possibile grazie all’apporto della dottoressa Eleonora Marchina, che garantisce la possibilità di effettuare visite ambulatoriali e test genetici. “Marchina al momento partecipa agli incontri multidisciplinari della Breast Unit, ma è nostra intenzione coinvolgerla anche nell’ambito di altri percorsi di cura per altre patologie oncologiche”. Prosegue anche la collaborazione con le cure palliative, “con le quali continueremo a lavorare per una presa in carico precoce dei pazienti oncologici.

Sul tema, da parte del direttore Sergio Defendi, ho riscontrato grande sensibilità”. Rispetto al nodo personale, “verrà prossimamente bandito un concorso per due dirigenti medici”.

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