Sopralluogo agli ex Stalloni
per stabilire il futuro dell'area
Dopo il sopralluogo conoscitivo dell’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, all’indomani dell’inaugurazione della Casa di Comunità nel gennaio scorso, questa mattina (venerdì 16 giugno) i cancelli degli ex Stalloni di via Verdi sono stati aperti al sottosegretario regionale Ruggero Invernizzi, con ha delega anche al Patrimonio. La necessità, la sua, di prendere diretto contatto con una realtà che ancora deve vedere scritto il proprio futuro. Il Comune di Crema, infatti, vorrebbe poter disporre degli oltre 30mila metri quadri ricchi di storia e di verde (di proprietà della Regione) ubicati nel cuore della città. Obiettivo, renderli fruibili, facendoli diventare parte integrante del tessuto urbano. Il sindaco Fabio Bergamaschi, durante la campagna elettorale, si era impegnato ad avviare con Regione Lombardia un confronto in tal senso, già immaginando come possibile destinazione un micro quartiere con negozi di vicinato, appartamenti protetti per anziani e giovani coppie. Quello di oggi è un passo mosso in questa direzione. Il sindaco era ovviamente presente al sopralluogo, accompagnato dall’assessore e vicesindaco Cinzia Fontana e dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale ingegner Paolo Vailati. Completavano il gruppo il consigliere regionale Matteo Piloni e Gabriele Gallina.
Al sottosegretario è stata manifestata la volontà dell’amministrazione comunale. “Sono venuto a visitare – ha dichiarato il sottosegretario Invernizzi – una realtà che peraltro avevo visto tanti anni fa, ma che ora rivedo con il ruolo di sottosegretario al Patrimonio. E’ molto interessante e vanno quindi sicuramente trovate sinergie con il Comune. Ciò per valorizzare al meglio questa bellissima realtà che tra l’altro ha già al suo interno ruoli sociali importanti, che andranno mantenuti. Ritengo che si debba lavorare insieme per trovare soluzioni. Sarà utile per tutti raggiungere accordi per andare avanti”.
Il sindaco Bergamaschi aggiunge che “la duplice visita di due esponenti regionali di primo piano nel giro di pochi mesi dimostra un’attenzione della Regione, stimolata dal Comune nell’ottica di una piena collaborazione. Senza la disponibilità di Regione Lombardia, ogni ragionamento del Comune è inutile. Questo genere di incontri preliminari sono, al contrario, utili per cominciare a condividere un ragionamento, delle linee di indirizzo di fondo da affinare progressivamente in un approfondimento del confronto, che spero possa sfociare in un accordo di programma. Rimango convinto che, pur in una composizione di funzioni e destinazioni dell’immobile ampia e articolata, considerata la vastità degli spazi, una funzione sociale del comparto si autodefinisca. Siamo prossimi alla Casa di Comunità, in fronte alla sede dei servizi sociali comunali, a fianco del mercato cittadino e in pieno centro storico, in un contesto ricco di verde pubblico. Ipotizzare l’insediamento di residenze protette per anziani o persone con disabilità, ma anche giovani famiglie credo sia una prima bozza di ragionamento, che ha un senso, sposandosi con le poche funzioni già presenti ed in particolare il Centro di riabilitazione equestre. Così come lo avrebbe poter aprire il prima possibile le aree esterne che collegherebbero centro e Crema Nuova”.