Cronaca

A Crema un incontro per
fare luce sul “Metaverso”

Un incontro organizzato dal Comitato Piccola Industria Associazione Industriali Cremona per fare chiarezza sul metaverso e tutti i concetti che gli ruotano attorno. Questo il significato del convegno organizzato questo pomeriggio in Sala Pietro da Cemmo a Crema, un vero e proprio dialogo al quale hanno partecipato molte persone, tra autorità, esperti del settore o semplicemente cittadini vogliosi di capirci qualcosa in più.

Il tutto parte dal fatto che ogni giorno sentiamo diversi termini “astratti”, come ad esempio Bitcoin e NFT, ma è assolutamente necessario comprenderne al meglio risvolti positivi e negativi, il tutto tramite ospiti per comprendere al meglio cosa sta succedendo in questo mondo che ha qualche lato oscuro.

“Il metaverso non esiste – spiega Paolo Aramini, presidente del Comitato Piccola Industria – ci sono solo regole che danno indicazioni, così come ci sono chiaramente opportunità legate a questo mondo. Il Metaverso deve essere come internet, aperto e senza un proprietario. Essendo una realtà completamente legata al digitale è normale che porti a delle preoccupazioni, soprattutto a causa di alcuni lati oscuri che non conosciamo. Ad oggi non esiste certezza, è un mondo difficilmente controllabile, dobbiamo darci delle regole”.

Paolo Aramini, presidente del Comitato Piccola Industria

“Il metaverso non esiste, esiste la realtà aumentata, certo, ma il metaverso ha una definizione che non corrisponde a nulla di quello che si vede in giro – sottolinea Marco Camisani Calzolari, socente, scrittore, consulente, divulgatore e imprenditore – Il metaverso è un misto tra diversi fattori, tra cui la realtà aumentata. Sotto il cappello di metaverso però ora ci mettono un po’ di tutto. Anche la stampa non aiuta, perché si lancia su diversi temi non approfonditi senza entrare nel dettaglio. Ci sono anche rischi economici per le aziende che buttano via soldi”.

Ma come siamo arrivati a questo? Si è partiti principalmente dalle mail, per poi arrivare ai social network, strumenti che per le aziende rappresentando un’enorme fonte di dati. La possibilità di divulgare informazioni consente a questo punto di manipolare le scelte delle persone. A questo poi si ricollegano iPhone e app, globalizzazione e know-how aziendali. A questi aspetti positivi però si legano anche questioni di sicurezza, con il tema della cyber-security ad avere un ruolo determinante. Da qui in poi si arriva alla quarta rivoluzione industriale. I risvolti certo possono essere stati anche positivi, ma sicuramente in rapporti umani hanno subito importanti modifiche. Il tutto ha portato a nuove professioni e approcci, ma è fondamentale capire come muoversi e soprattutto che ci sia una regolamentazione precisa.

Sala Pietro da Cemmo gremita

Marco Camisani Calzolari ha poi ripercorso tutte le principali tappe che hanno portato ad arrivare al concetto di realtà virtuale e realtà aumentata, a partire dalla nascita del 3D. L’esperto ha concluso, nel suo ragionamento, che effettivamente il metaverso non esista, questo per troppi fattori che non riescono a coincidere con caratteristiche compatibili. E’ più comprensibile invece, secondo Calzolari, parlare di realtà mista, con risvolti positivi anche nella realtà fisica.

La tavola rotonda

Il congresso è stato moderato Simone Filippetti, Giornalista de Il Sole 24 Ore, che ha coordinato anche la tavola rotonda che ha visto come protagonisti altri grandi esperti come Agata Maria Soccini, Ricercatrice presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, Don Luca Peyron, Direttore Apostolato Digitale e teologo, e Paolo Magni, Senior Innovation Manager di Gruppo Enercom.

Simone Guarnaccia

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...