Cgil, Cisl, Uil a Milano,
folta delegazione da Cremona
Anche il mondo del lavoro di Cremona ha partecipato alla manifestazione dei sindacati Cgil Cisl e Uil organizzata ieri a Milano, la seconda dopo Bologna per rappresentare temi quali la difesa dei redditi a lavoro e pensione dall’inflazione e la necessità di garantire un reale aumento delle pensioni e dei salari.
Dal territorio cremonese sono partite in pullman e treno diverse centinaia di persone, in rappresentanza della gran parte delle categorie sindacali: tra loro i segretari generali di Cgil Elena Curci; Cisl Asse del Po, Dino Perboni; e il coordinatore territoriale Uil Fabio Caparelli.
Al centro degli interventi, il rinnovo dei contratti nazionali nei settori pubblici e privati, insieme a una riforma del sistema fiscale che riduca il carico sul lavoro e sulle pensioni, promuovendo una maggiore tassazione sugli extraprofitti e le rendite finanziarie.
“Una piazza piena, partecipata, ma ancora di più convinta della necessità di un radicale cambiamento in grado di mettere al centro il Lavoro, i Diritti, la dignità delle persone”, afferma Elena Curci segretario generale della Cgil di Cremona. “In un periodo di trasformazioni e sfide sociali, economiche e ambientali, è quanto mai reale l’urgenza di promuovere cambiamenti concreti che conducano a una società equa e inclusiva. Riteniamo fondamentale portare avanti richieste precise e specifiche che riflettano i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate”.
“Sosteniamo l’importanza di investimenti mirati per la creazione di occupazione e il potenziamento del sistema sociosanitario pubblico – ha aggiunto ancora Curci – al fine di garantire a tutti il diritto universale alla salute, all’istruzione e alla formazione. Combattiamo la precarietà lavorativa e promuoviamo un mercato del lavoro inclusivo, sostenuto da politiche attive e ammortizzatori sociali adeguati alla transizione. È fondamentale valorizzare il lavoro, eliminando gli incontrollati subappalti e combattendo le mafie e il caporalato in modo deciso e determinato.
Sosteniamo con forza la necessità di riformare il sistema previdenziale, al fine di garantire a tutti i lavoratori una pensione dignitosa. Promuoviamo politiche industriali e d’investimento che coinvolgano attivamente il mondo del lavoro, al fine di negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, che porti a un nuovo modello di sviluppo, con particolare attenzione alle aree del Mezzogiorno, mirando alla piena occupazione.
La sicurezza sul lavoro rappresenta una assoluta priorità per noi. Lavoriamo per porre fine agli infortuni sul luogo di lavoro, e alle morti, una vera e propria strage cui assistiamo ogni mese. Di questo e non di vuota propaganda, questo Paese ha bisogno”.