Dipendenze, Asst forma
i trainer sportivi
Ai nastri di partenza il nuovo progetto formativo per sportivi sul tema delle dipendenze. In campo Serd, ATS e Pianenghese: “prevenzione è consapevolezza”
Punta alla formazione di allenatori ed educatori, quale veicolo per una crescita in salute delle giovani generazioni, la nuova iniziativa formativa promossa dal Servizio dipendenze di Asst Crema, in collaborazione con Ats Val Padana ed in
coprogettazione con l’Unione sportiva Pianenghese. Si inserisce nel più ampio progetto Campioni in campo, campioni nella vita e rientra nel programma di Promozione di stili di vita favorevoli e prevenzione fattori di rischio comportamentali nelle comunità locali.
Sollecitato dall’associazione nell’ambito delle iniziative educative proposte ai giovani sportivi, il Serd di Crema diretto da Antonio Prete proporrà un modulo formativo dal titolo Rete di protezione. Il primo momento di condivisione, in
programma il prossimo 5 maggio, avrà ad oggetto tecniche per la formulazione di un pensiero critico, necessario alla valutazione di fattori sociali di rischio, in particolare connesse all’uso di sostanze psicoattive legali ed illegali. Il secondo
incontro è in calendario per venerdì 12 maggio e sarà dedicato all’assertività, quale modalità di comunicazione utile a ridurre reazioni negative. Ultimo incontro in calendario per venerdì 19 maggio per esercitare modalità di comunicazione ed
ascolto delle emozioni.
Prima tappa di un protocollo di intesa, consentirà all’associazione sportiva di apprendere proposte laboratoriali replicabili in contesti scolastici ed extrascolastici. Come spiega il dirigente Christian Saronni: “da sempre lavoriamo per crescere non solo bravi sportivi, ma anche buone persone. Per questo nel tempo abbiamo scelto di elaborare progettualità e nuove opportunità rivolte ai nostri giovani. Quello delle dipendenze è un tema delicato, ma che merita di essere affrontato, soprattutto tenendo in considerazione il ruolo sociale che l’allenatore può avere. Possiamo cogliere campanelli d’allarme, solo se sappiamo riconoscerli. E per farlo, dobbiamo formarci. Ecco perché abbiamo sposato questa iniziativa formativa che coinvolgerà i nostri dirigenti, allenatori e altri professionisti”.
Il progetto intende conferire un valore aggiunto all’attività di inclusione ed educazione già proposta dalle società sportive, diffondendo buone pratiche preventive e favorendo il consolidamento di competenze comunicative. Quanto appreso dagli allenatori troverà immediata applicazione nell’ambito dell’attività multidisciplinare proposta dalla Pianenghese, che unisce uno spazio compiti alla pratica dell’attività sportiva per bambini delle scuole elementari. Gli operatori formati potranno poi confrontarsi con adolescenti nel mese di giugno.
Per il direttore socio sanitario di Asst Crema Diego Maltagliati, “la prevenzione deve partire da ogni contesto educativo e ad ogni età. Occasione di condivisione e gioco, lo sport si fa sempre più portatore di valori sani, dentro e fuori dal campo.
È utile quindi sfruttare ogni opportunità per unire corretta informazione sui rischi connessi all’uso di sostanze alla diffusione di buone prassi comunicative per incentivare il protagonismo e la partecipazione di ciascuno”.
“I programmi rivolti ai giovani orientati alla promozione dell’attività fisica e del movimento, realizzati in ambito scolastico e comunitario, sono un obiettivo strategico di salute; tali progettualità sono da tempo inserite nel documento di programmazione locale “Piano Integrato Locale di Promozione della Salute” – dichiara Laura Rubagotti, Dirigente della Struttura Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali dell’ATS della Val Padana. La
nostra Agenzia intende attivare ulteriori nuove buone pratiche rivolte al movimento attraverso la costituzione di laboratori ATS e ASST specifici, al fine di coinvolgere attivamente le scuole ma anche le nostre comunità locali.”
“Nostro obiettivo è proprio quello di favorire l’attivazione dei Comuni e delle Associazioni del territorio, dei Medici di Assistenza Primaria e degli Specialisti per implementare programmi rivolti a bambini e adolescenti; siamo inoltre convinti che avviare una formazione specifica per gli allenatori e gli educatori nonché per i futuri professionisti dello sport favorirà nuove alleanze per pratiche di salute sempre più orientate ad uno stile di vita attivo già a partire dai più piccoli.”
Dopo alcune iniziative di sensibilizzazione in programma in estate, l’attività entrerà nel vivo con la nuova stagione sportiva per un ciclo formativo maggiormente strutturato. Potranno essere previsti incontri anche sul tema del bullismo e del
cyberbullismo. Per uno sport che si faccia sempre più sinonimo di salute e di buoni valori. Ché, oltre la competizione, c’è la vita.