Politica

Area Omogenea, Bergamaschi:
“Risultato di primaria importanza”

L’assemblea dei sindaci della provincia di Cremona ha portato al riconoscimento formale dell’Area Omogenea Cremasca. La soddisfazione del sindaco di Crema Fabio Bergamaschi

Un risultato politico di primaria importanza per il Cremasco, anche dalla provincia di Cremona è infatti arrivato l’ok definitivo all’Area Omogenea. Dopo le polemiche delle scorse settimane, con l’esclusione del tema dall’ordine del giorno e poi la successiva inclusione a seguito del malcontento espresso dalla stessa Area Omogenea, finalmente nel pomeriggio di ieri, nel corso dell’assemblea dei sindaci, è stata approvata la costituzione dell’organizzazione cremasca grazie al sì di una grossa maggioranza, con 57 voti favorevoli sui 64 sindaci presenti nella nell’aula magna della sede di Cremona del Politecnico di Milano.

Oltre ai sindaci presenti in sala il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, il Segretario Generale, Carmelo Salvatore Fontana, i dirigenti delle risorse Finanziarie, Sabrina Satta, Giulio Biroli e Mattia Guastaldi.

Il tema alla base era la sovrapposizione di enti territoriale, ma come spiegato soprattutto da Rossoni e Bergamaschi, l’Area Omogenea rappresenta un organismo cooperativo propedeutico alla conclusione di un dato politico cremasco, che non è giocato contro altri territori, né mira a creare una Provincia dentro una Provincia.

“Il riconoscimento formale dell’Area Omogenea Cremasca è un passaggio politico di primaria importanza – sottolinea il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi – è la chiusura di un percorso e l’apertura di un nuovo ciclo nelle relazioni rafforzate del Cremasco e del Cremasco nei confronti della provincia di Cremona. E’ la chiusura di un ciclo aperto tanti anni fa, addirittura negli anni ‘50, e che oggi arriva ad un compimento, ad un riconoscimento formale. Il Cremasco ritrova uno spazio suo proprio da giocare in positivo nelle relazioni con la Provincia ed all’esterno della provincia. Ringrazio tutti i sindaci del Cremonese che, con ampissima maggioranza, hanno espresso voto favorevole a questa iniziativa, nella logica di poter essere il Cremasco uno stimolo ad altri territori per fare altrettanto”.

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