Cronaca

Ex provveditore Molinari:
indagine chiusa. 39 indagati

Chiuse, da parte della procura di Sondrio, le indagini nei confronti di Fabio Molinari, 44 anni, di Lovere, ex provveditore agli studi di Cremona ed ex dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, indagato per concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti. L’attività di indagine sull’ex dirigente, che aveva lasciato il Provveditorato di Cremona nel luglio del 2021 dopo due anni di incarico, aveva preso il via in seguito a tre esposti presentati nei primi mesi del 2022 su un presunto utilizzo illecito di fondi pubblici.

L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a 39 persone, tra cui 7 presidi, un ex dirigente del ministero dell’Istruzione, due direttori dei servizi generali amministrativi, alcuni giovani beneficiari di tirocini e borse di studio. Nelle indagini sarebbero finiti anche alcuni dirigenti della provincia di Cremona. 124 sono invece le ipotesi di reato.

Tra le contestazioni, l’utilizzo di fondi pubblici a fini privati e incarichi di docenza attribuiti in maniera illecita. Secondo l’inchiesta, in cambio degli incarichi ricevuti avrebbero accettato di versare parte dei compensi a un’associazione culturale riconducibile a Molinari. Negli esposti presentati alle Procure di Sondrio, Cremona e alla Corte dei Conti, si faceva riferimento ai fondi del ministero utilizzati per altri scopi rispetto a quelli per cui erano stati stanziati: l’acquisto di felpe, vino, materiale fotografico, un drone, un pianoforte da 2.000 euro.

“Una complessa e delicata indagine”, l’ha definita in una nota il procuratore di Sondrio Piero Basilone. I fatti contestati riguardano reiterate ingerenze dell’ex dirigente di Sondrio, all’epoca in carica, nelle assunzioni del personale docente da parte dei presidi, attraverso la procedura di messa a disposizione, nonché l’utilizzo di fondi pubblici per acquistare beni per fini estranei a quelli istituzionali, ovvero per saldare debiti per spese personali sostenute da Molinari. Sono stati contestati anche consolidati rapporti tra l’ex dirigente e diversi giovani ai quali erano stati promessi e fatti attribuire in maniera illecita incarichi di docenza, borse di studio,
stage e tirocini retribuiti presso gli istituti scolastici della provincia. Alla predisposizione e attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc per i candidati dall’ex dirigente previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi “stagisti” affinché, in cambio dell’assunzione presso le scuole valtellinesi, versassero parte dei loro compensi connessi agli incarichi sul conto di una associazione culturale a lui riferibile.

La guardia di finanza, coordinata dalla procura, ha analizzato una copiosa documentazione, intercettazioni, i contenuti di comunicazioni di vario genere, sentendo a verbale numerose persone informate sui fatti. “Le verifiche e gli approfondimenti che hanno fatto seguito alle prime contestazioni, risalenti ad ottobre 2022”, si legge nella nota della procura, “hanno sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio originario e portato ad aumentare in maniera considerevole le contestazioni provvisorie, anche perché estese a numerosi altri indagati”. Ora la procura attende eventuali memorie difensive, documenti, richieste di interrogatorio o di approfondimenti d’indagine. “Tutto sarà attentamente e doverosamente
preso in considerazione”.

Molinari era stato arrestato lo scorso ottobre, raggiunto dall’ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari, in seguito revocati. L’ex dirigente era poi stato sottoposto all’obbligo di dimora e rimosso dall’incarico dall’Ufficio regionale di Milano. Da gennaio non ha più alcuna misura restrittiva.

Sara Pizzorni

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