Ambiente

Sergnano, in consiglio il progetto
di sostituzione dei pozzi Stogit

Nella seduta del consiglio comunale del 13/04/2023 i tecnici incaricati dalla società Stogit Spa hanno presentato il progetto “Realizzazione dei nuovi clusters della centrale di stoccaggio di Sergnano”. Ad illustrare il progetto dal punto di vista tecnico, dando risposta alle domande e osservazioni dei cnsiglieri comunali sono intervenuti: ing. Alessandro Troiano (responsabile stabilimento Stogit di Sergnano), ing. Cristian Coti (responsabile area giacimenti di Stogit Spa) dott. Andrea Mantegazzi (geologo), prof. Massimiliano Ferronato (Università degli Studi di Padova), ing. Enrico Barbieri (responsabile area pozzi di Stogit Spa), dott.ssa Stefania Serina (responsabile salute e sicurezza sul lavoro di Stogit Spa) e ing. Marco Moretti (responsabile progetti impianti di stoccaggio di Stogit Spa). Presenti tra il pubblico anche alcuni sindaci del territorio: Damiano Cattaneo di Capralba, Giorgio Sonzogni di Castelgabbiano e Ferruccio Romanenghi di Ricengo. Data l’importanza dell’argomento in discussione a livello territoriale il primo cittadino di Sergnano Angelo Scarpelli aveva invitato ad assistere alla seduta consiliare anche le amministrazioni comunali limitrofe.

L’amministrazione comunale di Sergnano ha condiviso con la società Stogit la convocazione di un momento di informativa pubblica, organizzato appena è stato possibile in agenda con la disponibilità di entrambe le parti. Il sindaco Scarpelli, prima di dare la parola ai tecnici incaricati della presentazione del progetto ha precisato: “Ci è sembrato giusto e opportuno prevedere l’illustrazione generale del progetto innanzitutto con una seduta del consiglio comunale, che è l’organo istituzionale di rappresentanza di tutta la nostra comunità. La popolazione, assistendo alla presentazione, alle osservazioni e alle risposte dei tecnici incaricati, può quindi farsi un’opinione più puntuale e precisa del progetto di Stogit Spa, sottoposto alla valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente. Questo non significa che l’opera di informazione si deve necessariamente concludere con stasera. Come amministrazione comunale, ed in particolar modo con il lavoro e con le proposte operative che potrà portare la commissione ambiente, siamo e saremo ben disponibili ad organizzare ulteriori momenti di discussione ed approfondimento”.

Nel merito della presentazione tecnica il progetto si trova localizzato nei Comuni di Sergnano e Ricengo e prevede la sostituzione dei pozzi del campo di stoccaggio gas di Sergnano con la realizzazione di 38 nuovi pozzi e dei relativi collegamenti alla centrale di stoccaggio esistente. Attualmente sono presenti 38 pozzi di cui 35 pozzi operativi di stoccaggio (di cui 33 dislocati nelle aree cluster ed i pozzi 7 e 44), 2 pozzi di monitoraggio ed n. 1 pozzo di reiniezione acqua. I 33 pozzi operativi di stoccaggio verranno sostituiti da 36 nuovi pozzi ed verranno aggiunti 2 ulteriori pozzi di monitoraggio. I 36 nuovi pozzi di stoccaggio verranno collocati in relative aree cluster denominate A, B nord (o B1), B sud (o B2), C, D, ed E (per il Cluster A si utilizzerà l’area esistente) e relative candele fredde, collocate prevalentemente nei terreni limitrofi alla centrale stoccaggio di Sergnano. A Ricengo verranno realizzati dei pozzi di monitoraggio. In modo particolare la chiusura mineraria dei 33 pozzi esistenti e la dismissione dell’attuale cluster D a ridosso del centro sportivo di Sergnano permetteranno l’allontanamento dei nuovi pozzi dal centro abitato e la possibilità di riconversione ambientale dei terreni su cui sono presenti i cluster dismessi.

Rispondendo alle osservazioni dei consiglieri comunali i tecnici sono potuti entrare nel merito di alcune questioni: per quanto riguarda l’aspetto viabilistico verrà costruita dalla stessa società Stogit Spa una nuova strada di accesso agli stabilimenti esistenti e ai futuri clusters che escluderà il passaggio dei mezzi dal centro abitato. Per quanto riguarda la sicurezza degli impianti i nuovi pozzi saranno costruiti in modo tale da essere più performanti e sicuri rispetto agli attuali. Anche per l’aspetto ambientale sono state date alcune risposte: la sostituzione dei pozzi non avrà alcun impatto sulle emissioni, mentre i lavori già in essere per la sostituzione del turbocompressore e dell’impiantistica attualmente in uso presso la centrale permetterà un abbattimento delle emissioni.

L’iter operativo per l’apertura del cantiere è ancora alle fasi iniziali: allo stato attuale è stata avviata l’istanza per la valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell’Ambiente, che è l’ente che deve provvedere a dare il via libera definitivo al progetto. In questa fase il Comune di Sergnano si pone come ente terzo ed imparziale: l’ufficio tecnico comunale ha presentato alcune osservazioni in merito ai temi di biodiversità, rischio sismico, componente geologica e impatto viabilistico del cantiere al fine di migliorare il progetto nel suo complesso. Inoltre l’amministrazione comunale si è fatta carico di raccogliere tutte le osservazioni che sono pervenute al protocollo del Comune di Sergnano, come ente collettore di istanze dal territorio, per trasmetterle al Ministero dell’Ambiente per la parte di competenza.

Lista Civica – Sergnano in Comune

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