Cronaca

Il messaggio augurale di
Pasqua del vescovo di Crema

Il Vescovo di Crema, mons. Daniele Gianotti, ha inviato, tramite un comunicato, un messaggio augurale in vista di Pasqua.

“La diocesi di Crema sta per celebrare la Pasqua, cuore della vita cristiana, e al tempo stesso si prepara all’incontro con Papa Francesco, sabato 15 aprile 2023. Più di duemila pellegrini cremaschi, rappresentanti di tutto il popolo di Dio che vive
nella nostra diocesi, si stringeranno intorno al Papa… con quale aspettativa?
All’apostolo Pietro, poco prima della passione, Gesù aveva preannunciato il rinnegamento e, al tempo stesso, gli aveva fatto una promessa e affidato un incarico: «Io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli» (Luca 22,30). In che cosa ci aspettiamo di essere “confermati”, nell’incontro con il Papa?”

“Secondo la tradizione cristiana più antica, Pietro è il primo testimone di Gesù risorto: «Cristo… è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e apparve a Cefa [cioè Pietro] e quindi ai Dodici…» (1Corinzi 15,3-4).
Raccogliendosi intorno al successore di Pietro, nel clima della Pasqua, la Chiesa di Crema si aspetta anzitutto di essere confermata nell’adesione al cuore della fede cristiana: Gesù Cristo, il crocifisso, è risorto, e vive per sempre! In ogni Papa, Pietro continua a proclamare la fede pasquale; con lui, anche la Chiesa cremasca non desidera se non proclamare questa fede e radicarsi di nuovo in essa”.

“L’augurio pasquale resta sempre e solo questo: Il Signore Gesù è davvero risorto! A partire di qui, tutto può cambiare: può rinascere una speranza che non sia solo per questa vita, e che però, nell’incerta ricerca di un futuro vivibile, offra un buon
orientamento; ci si può aprire a una libertà che non sia solo difesa dei propri interessi, ma possibilità di cercare il bene di tutti e con tutti; si può agire per una pace radicata nel perdono e nella riconciliazione (con Dio, e tra di noi), e che promuova
una vera fraternità; si può cercare di preoccuparsi, nell’amore sincero, per la vita felice di tutti (e non solo per la nostra), a partire dalla consapevolezza dell’amore di Dio, più forte del male e della morte…”

“In molti, posso testimoniarlo, lo Spirito di Gesù Cristo, morto e risorto, è all’opera – il più delle volte con molta discrezione – con gesti quotidiani di risurrezione e vita nuova: la Pasqua di Gesù Cristo, morto e risorto, non è un’utopia, né una
facile consolazione… Faccio a tutti l’augurio di celebrarla con gioia in questi giorni santi, di scoprirla operante nella propria vita, e di diventarne segno e testimoni gli uni per gli altri, in attesa di poter dire tutti insieme, guidati da papa Francesco:
Cristo, mia speranza, è risorto e vive! Buona santa Pasqua”

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