Cr. Forma, concluso il progetto
dedicato alle pazienti oncologiche
Modificare la percezione che il paziente oncologico ha del proprio corpo durante la malattia e saper utilizzare i giusti prodotti naturali è una sfida che può portare un importante beneficio psico-fisico, a favore della terapia stessa. Si è concluso oggi il progetto ‘Come un diamante’, organizzato alla sede di Crema del Centro di Formazione Professionale Cr.Forma in collaborazione con Asst Ospedale Maggiore di Crema, Associazione Rubino e Casa di Ale. Una rete che, ormai dal 2015, si pone l’obiettivo di orientare i futuri professionisti del Benessere e della Ristorazione alla conoscenza delle implicazioni fisiche e psicologiche della patologia oncologica. L’impatto che attività di acconciatura, estetica e sala bar possono avere su pazienti che stanno affrontando la lotta contro un tumore, infatti, può essere notevole.
Il progetto, ideato e coordinato da otto anni dalla docente Alessandra Bilato, è iniziato a marzo, coinvolgendo circa 35 ragazzi e ragazze. Durante queste settimane, gli studenti opportunamente formati dalle professoresse Gabriella Reschetti, Francesca Boselli e dal professore Davide Carminati hanno approfondito con le dottoresse Clara Pelizzari e Mariangela Manzoni e l’infermiera professionale Anna Arzu del reparto di Oncologia dell’Ospedale Maggiore di Crema, l’approccio e le tecniche da utilizzare con clienti che stanno affrontando una cura oncologica. Un secondo appuntamento, tenuto dalla dottoressa Monica Ragazzi, è stato dedicato all’utilizzo di erbe e alla scelta di ingredienti, adatti a dare sollievo rispetto agli effetti della terapia. Infine, l’incontro con le pazienti oncologiche, ‘modelle’ presso i laboratori di estetica e acconciatura per trattamenti estetici e make up con prodotti offerti dall’azienda 4Healt, nuovo sponsor del progetto, e ospiti presso il laboratorio di sala bar della degustazione di tisane e bevande appositamente preparate con i prodotti della Galleria delle Erbe offerti dall’Associazione Rubino e accompagnate da piccoli manufatti di sartoria della Sartoria di Ale. “L’entusiasmo e la professionalità che si è respirato nei nostri laboratori di acconciatura, cure estetiche e sala bar – è il commento di Chiara Capetti di Cr.Forma – ha molto più del make-up e della piega, molto più dell’ottima tisana; l’abilità delle nostre studentesse e dei nostri studenti, seguiti da docenti appassionati, è, nel tempo, diventata accoglienza, sorriso, ascolto, accettazione, comprensione, stupore. Un’esperienza che tocca in profondità tutti i partecipanti. Inoltre, il concetto di attenzione, diligente e precisa, si è allargato e quest’anno ha accolto anche le operatrici del reparto di oncologia perché prendersi cura di chi cura è un privilegio”.
“La malattia spaventa – aggiunge la dottoressa Clara Pelizzari, referente del progetto per l’Asst di Crema – ma se ne può parlare e se se ne parla il carico emotivo viene condiviso e risulta più leggero. Questo è quello che hanno fatto gli studenti, hanno ascoltato attentamente la lezione sulla malattia oncologica, hanno fatto domande pertinenti provando a calarsi nei panni di chi sta vivendo la malattia e hanno creato pomeriggi piacevoli. Tra una maschera viso rilassante e uno shampoo con massaggio le modelle si sono fatte coccolare, si sono prese cura del proprio aspetto fisico e della propria anima, quell’anima che conosce bene la sofferenza e la paura. Testimoni di una malattia importante ma che si può affrontare e con la quale si può convivere. La relazione è la cura della persona e attraverso piccoli gesti la si può praticare. Grazie ai ragazzi e alla modelle per questi significativi incontri”.
“Da sempre – dichiara Gianni Risari, presidente dell’Associazione Rubino – siamo al fianco di Cr.Forma in questo progetto e sul territorio insieme al reparto di Oncologia dell’Asst Ospedale Maggiore di Crema perché crediamo fortemente nel coinvolgimento delle nuove generazioni nel creare una più consapevole e sensibile professionalità riguardo il benessere nelle cure oncologiche”.
“La nostra Associazione – conclude la presidente de La Casa di Ale, Paola Freddi – nasce per la Donna e con la Donna in difficoltà. Quale miglior occasione per essere ancora una volta presenti con il nostro contributo per rubare un sorriso alle donne che stanno affrontando un momento cosi delicato e faticoso della propria vita. Le nostre belle stoffe e le mani abili delle nostre artigiane della Sartoria di Ale hanno permesso la realizzazione di pochette e pashmine che hanno regalato un momento di leggerezza e bellezza alle nostre amiche”.