Gallina scrive a Poste Italiane su
chiusura Soncino. "Inaccettabile"
“Se è sicuramente condivisibile la scelta di riqualificare l’ufficio postale di Soncino, non ci trova assolutamente d’accordo l’interruzione totale del servizio nel capoluogo”. Lo scrive il sindaco Gabriele Gallina a Poste Italiane in una lettera in merito alla chiusura dell’ufficio postale di Soncino.
“Si ritiene infatti”, sostiene Gallina, “che Poste Italiane per realizzare il proprio progetto avrebbe dovuto mettere in atto una diversa organizzazione e garantire comunque il servizio ai cittadini senza costringere gli stessi (peraltro con un preavviso di soli tre giorni) a doversi recare in un ufficio postale posto a 5 km dall’attuale sede. E basta pensare alle persone anziane che si recano mensilmente all’ufficio postale per il ritiro della pensione, per non dover aggiungere altra motivazione.
Soluzioni diverse rispetto a quella adottata erano sicuramente possibili: avreste potuto, ad esempio, individuare uffici temporanei sostitutivi con tutte le idonee garanzie di sicurezza necessarie per svolgere le Vostre attività (che peraltro erano anche disponibili nel capoluogo), oppure posizionare nell’area esterna all’ufficio Vostri container debitamente allestiti per offrire il servizio, come già avvenuto in altre realtà. Sarebbe anche bastato, invece che interromperlo completamente, fornire il servizio almeno alcuni giorni alla settimana”.
“La situazione venutasi a creare”, conclude il sindaco, “non è accettabile e Vi chiediamo nell’immediatezza di porvi rimedio trovando soluzioni alternative, anche come quelle sopra suggerite, per poter garantire il servizio nel capoluogo. Inoltre, dato il carattere pubblico del servizio, ci riserviamo di valutare eventuali azioni nelle sedi opportune a tutela dei nostri concittadini”.