Cronaca

Ricengo: 2 esemplari di Pioppo nero
proposti quali “alberi monumentali”

Monaci: “Grazie ai Carabinieri Forestali, avviata una campagna di ricognizione”

È iniziata in questi giorni una campagna di censimento e ricognizione nel territorio del Parco del Serio, per schedare tutti quegli esemplari di alberi che oltre al pregio naturalistico, rivestono anche un grande valore paesaggistico, come possibili elementi distintivi, ed a volte, motivo di toponomastica ed elementi di continuità storica di un luogo. L’attività è partita dal comune di Ricengo che ospita, la Riserva Naturale, nonché Zona Speciale di Conservazione “Palata Menasciutto”, dove con l’aiuto del Brigadiere Sara Santoponte, Comandante della Stazione dei Carabinieri Forestali di Crema, e dei carabinieri Matteo Petrucci e Lucio Paliotta Moretti, sono stati individuati almeno due esemplari di Pioppo nero, dalle dimensioni ragguardevoli (ben 5,96 metri di circonferenza), schedati e proposti quali “Alberi Monumentali”.

Nel territorio del Parco vige già l’obbligo di conservazione per tutti gli alberi d’alto fusto, aventi diametro del tronco, misurato a 1,3 metri dal piano di campagna, superiore a 80 cm, ed è prevista una particolare tutela per le siepi e gli alberi appartenenti a specie rare. Per questo motivo, il Parco si sta impegnando a censire e salvaguardare quegli alberi, isolati o riuniti in piccole formazioni boschive, che per portamento, età, dimensioni, rarità, pregio naturalistico, estetico e paesaggistico, meritano di essere preservati e tutelati, in attuazione delle normative vigenti. Nel territorio del Parco del Serio, le attività di taglio sono disciplinate in maniera precisa: possono avvenire a seguito di denuncia di taglio, ma ci deve essere un sopralluogo tecnico da parte del personale del Parco, ed il successivo decreto di taglio, nell’ambito del quale sono previste attività di reimpianto. Si tratta di un agire in ottica di sostenibilità, che può avvenire solo se ad un taglio, segue un’opportuna piantumazione, per ricostituire il capitale naturale che l’uomo ha utilizzato.

Per il presidente del Parco del Serio, Basilio Monaci: “Gli alberi sono muti testimoni del territorio e del paesaggio e abbiamo il dovere di ascoltarli e dar loro voce. L’impegno del Parco del Serio è duplice: da un lato, ampliare le superfici boschive con nuove forestazioni che rappresentano anche un’azione per la mitigazione dei cambiamenti climatici, dall’altro censire e tutelare, grazie anche ai Carabinieri Forestali, alberi, arbusti o stazioni di specie erbacee di particolare valore. Chiedo a tutti i cittadini – conclude il presidente – di segnalare al Parco e al proprio comune, la presenza di alberi, anche isolati, di particolare valore ambientale, storico e paesaggistico, in modo che si possa valutare una loro possibile classificazione quali Alberi monumentali”.

La conservazione della biodiversità costituisce uno dei principali obiettivi delle azioni delle aree protette di Regione Lombardia, e l’alternanza di siepi, filari e della rete irrigua che si irradia nel territorio della pianura lombarda, rappresenta un vero e proprio agroecosistema. Nel territorio del Parco del Serio, bassa bergamasca e alto cremasco rappresentano luoghi ricchi di relazioni e funzioni, nei quali le attività agricole produttive, agiscono in un territorio che è luogo di vita per numerose piante e animali selvatici. Per questo Regione Lombardia ha riconosciuto l’importanza del mantenimento e della ricostruzione, laddove mancante, di questa trama verde, individuando il disegno della rete ecologica regionale e della rete verde regionale

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